Costantino, Dionisio, Giovanni, Massimiano, Malco, Marciano e Serapione : la leggenda dei Sette dormienti di Efeso racconta come sette giovani cristiani si addormentarono in una grotta – dove erano stati rinchiusi a causa della loro fede religiosa – e si svegliarono dopo 200 anni.
Si racconta che durante la persecuzione cristiana dell’imperatore Decio (verso l’anno 250) sette giovani cristiani di Efeso (località nell’odierna Turchia) vennero condannati per il loro rifiuto di adorare gli idoli pagani.
Prima di essere giustiziati, i ragazzi riuscirono fuggire e si nascosero in una grotta sul monte Celion. Le guardie dell’imperatore li scoprirono e i giovani furono murati vivi nella grotta, dove si addormentarono in attesa della morte.
Duecento anni dopo i sette ragazzi vennero svegliati da un gruppo di uomini che stavano sfondando la parete della grotta per costruire un ovile. Il loro risveglio durò ben poco : morirono il giorno stesso e l’imperatore Teodosio II ordinò che venissero sepolti in una tomba ricoperta di pietre dorate.
La leggenda dei Sette dormienti è presente anche nella tradizione islamica. Dà il titolo a una sura del Corano, “Al Kahf”, la Sura della caverna.
Nella tradizione islamica, i ragazzi della caverna rappresentano i credenti oppressi da una forza politica che impedisce loro di vivere liberamente la propria fede. Il che li porta ad allonanarsi dagli uomini e a mettersi nelle mani di Dio.
A Efeso esiste una grotta che viene indicata come quella dove i ragazzi andarono a nascondersi, dormendo per ben 200 anni. Nella tradizione islamica si dice che dormirono per 300 anni.
Malgrado questa storia sia presentata come una leggenda, i Sette dormienti vengono onorati sia dai credenti musulmani che da quelli cristiani, che ogni anno, a migliaia, visitano la grotta a Efeso.