Le regole ostili e arcaiche della vita quotidiana instaurate dallo Stato islamico a Mossoul e in altre città conquistate in Irak, sono un’interpretazione superficiale dei precetti del Corano, analizza il teologo e scrittore turco Ali Bulaç.
Bulaç si esprime nel quotidiano islamico Zaman : “Se esistessero prove reali della necessità di questa pratica, diremmo tutti che si tratta di un decreto divino e seguiremmo le sue regole.
… In passato, i giuristi islamici esaminavano ogni testo e ogni decreto con la meticolosità di un orefice, per adattarli alle esigenze del tempo. Oggi questo non accade.
… I musulmani devono trovare una soluzione a questo dilemma, a questa opposizione fra una modernità che si è scostata radicalmente dalle condizioni di vita delle epoche precedenti e una pratica islamica sbagliata, letteralmente ripresa dal passato.
Se non lo faranno, porteranno pregiudizio a loro stessi e all’Islam, che in origine era concepito come una religione morale, liberale e giusta.”
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