Secondo uno studio pubblicato da una rivista scientifica, in 30 anni l’Europa ha perso 421 milioni di uccelli. Inoltre, la gestione attuale dell’ambiente è incapace di fermare la progressiva scomparsa di numerose specie.
E’ una vera ecatombe e tocca principalmente i piccoli uccelli e le specie più comuni, come l’allodola, la tortora, il passero o lo storno. Rispetto a 30 anni fa, la popolazione di passeri è calata del 60% e quella della tortora del 80%. in totale, in Europa vi sono 421 milioni di uccelli in meno rispetto agli anni 1980.
La massiccia scomparsa degli uccelli è principalmente legata ai moderni metodi usati nell’agricoltura. L’intenso uso di pesticidi uccide gli insetti di cui si nutrono gli uccelli, i quali molto spesso muoiono di fame.
Per il coautore dello studio, Richard Gregory, l’allarme è molto alto e le conseguenze sono gravi.
Le specie che stanno scomparendo sono fra le più importanti per il nostro ecosistema. Mantengono i grandi equilibri ambientali attraverso l’impollinazione, la dispersione dei grani nell’ambiente, la lotta contro la proliferazione degli insetti.
Gli scienziati non sono ottimisti per il futuro e non vedono un’inversione di tendenza.
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