Le elezioni legislative in Ucraina di domenica (dove i partiti pro europei si sarebebro imposti al 70%) erano una farsa, afferma Marcus Papadopoulos, redattore capo della rivista britannica Politics First.
“Le legislative in Ucraina sono state una farsa, un oltraggio alla democrazia e un’umiliazione per milioni di ucraini – ha dichiarato il giornalista :
“Il governo ucraino pro occidentale, guidato dal presidente Petro Porochenko, ha usato la tattica della violenza e dell’intimidazione per reprimere le voci della comunità pro russa dell’Ucraina, ad esempio con parate neonaziste organizzate a Kiev, a Odessa e a Kharkov, con la distruzione di monumenti russi/sovietici inclusi quelli consacrati alla Seconda guerra mondiale e con attacchi fisici contro i politici pro russi, come Piotr Simonenko.”
Marcus Papadopoulos ha anche ricordato che di fatto in Ucraina i partiti pro russi hanno cessato di esistere :
“Dal colpo di Stato di febbraio sostenuto dall’Occidente, che ha permesso di rovesciare un presidente democraticamente eletto, il governo di Petro Porochenko ha usato i medi del paese per screditare il Partito delle Regioni e il Partito Comunista, accusandoli di essere traditori e agenti del governo russo.”
Secondo il giornalista, i governi e i media occidentali lodano il risultato delle elezioni di domenica, ma la realtà è che milioni di ucraini non hanno votato, per paura o perchè non avevano alcun candidato per il quale votare.
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In effetti, l'affluenza degli elettori è stata scarsa.
Molti erano i "disaffezionati", specialmente nell'est e nel sud ancora in mano alla junta.