Categories: Democrazia attiva

Fermiamo l’ennesima esplosione di frontalierato nel terziario! – di Nicholas Marioli

Recentemente la signora Maristella Polli, deputata per il PLR in Gran Consiglio, ha inoltrato al Consiglio di Stato un’interrogazione in cui denuncia l’alto tasso di partecipazione ai corsi per adulti da parte di lavoratori provenienti da oltre confine.

Attualmente sto svolgendo una specializzazione nel settore settore della contabilità, con modalità di frequentazione serale parallela all’attività lavorativa. Considerato che oltre la metà dei partecipanti al corso che sto frequentando proviene da oltre confine, posso affermare con convinzione che il problema è reale.

Purtroppo ho potuto anche constatare che quando il lavoratore frontaliere finisce la formazione, e quindi la formazione scolastica viene parificata al personale indigeno, nella maggior parte dei casi il suo salario non viene adeguato e quindi continuerà a percepire uno stipendio nettamente inferiore. Questo significa che il divario tra personale residente rispetto ad oltre confine continua ad aumentare dismisura. Ordunque la disoccupazione aumenterà sempre di più e i salari continueranno a diminuire.

Apprezzo molto che la problematica del lavoro sta sensibilizzando molti schieramenti politici. Indipendentemente dal colore politico, tutti noi abbiamo il dovere di sostenere una regolamentazione del frontalierato, constatato che l’attuale sistema sta mettendo in ginocchio i lavoratori ticinesi.

Nicholas Marioli
Lega dei Ticinesi e Movimento Giovani Leghisti

Relatore

View Comments

  • Tutto lodevole a livello di sensibilizzazione, oggi. Ma la cosa doveva essere capita
    venti-venticinque anni fa a livello di prospettive di lavoro, e questo un po' in tutti i Paesi d'Europa. Invece, da un lato abbiamo legioni di Fachidioten senza arte né parte, dall'altro i frontalieri specializzati che ci restano (che valgono oro) e personale vario collocabile qua e là secondo il bisogno e la convenienza (leggi: a salari da "travét" quando va bene). Il bello è che la Sinistra ha sempre detto di lottare contro il Lumpenproletariat che oggi, grazie a loro, ritorna.

Recent Posts

Italia, l’odissea dei giovani laureati aspiranti prof

Per mail, arriva una richiesta di supplenza ad una professoressa precaria. Luogo: Bedonia, 1480 metri…

5 ore ago

La crisi del settore primario in Svizzera.

Negli ultimi cento anni, l'agricoltura svizzera ha vissuto una serie di trasformazioni strutturali profonde. È…

5 ore ago

Alfred Escher: il grande imprenditore del Poli, del Gottardo e di Credit Swiss

Alfred Escher (1819-1882) è stato un politico, imprenditore e visionario svizzero. È considerato una delle…

9 ore ago

VALORI MODERNI… quando l’eccesso di libertà può portare alla dissoluzione.

Riflessione di Martino Mora, scrittore e professore di Storia e filosofia Molte persone che si…

9 ore ago

Hope Gap | Le cose che non ti ho detto | La ritirata di Mosca | Recensione

“All’inizio c’erano tre persone infelici. Ora, invece, ce n’è soltanto una”. Una frase spietata, quella…

9 ore ago

Ad abortire sono le donne adulte e non più le ragazzine: l’impatto dell’individualismo sulla sanità pubblica

L'aborto farmacologico, in Svizzera, è in continuo aumento anche tra le donne over 30 e…

12 ore ago

This website uses cookies.