(francesco de maria) Ricevo e volentieri pubblico questa presa di posizione. Non li conosco tutti, ma parecchi dei firmatari sono miei stimati colleghi.
Il testo è senz’altro interessante ma ben più significativa del testo risulta essere la lettura dei nomi e la loro collocazione ideologica. Mi sono permesso di evidenziare un nome che sino a poco tempo fa era (oso dire) poco conosciuto ma che è balzato recentemente agli onori della cronaca.
Il mio parere riguardo questa faccenda è noto. La direzione del festival ha, nel complesso e al di là del singolo caso 2014, gravi responsabilità per una serie di scelte scriteriate e provocatorie. Quando si gestisce una montagna di denaro pubblico, bisognerebbe essere molto, molto più attenti.
“Le reiterate prese di posizione di alcuni attori della vita pubblica ticinese in questi ultimi giorni hanno portato alla rinuncia a presenziare a Locarno, durante il festival del film, del regista Roman Polanski. Queste prese di posizione non sono sostenibili perché fanno interferire la lotta politica con il mondo dell’arte e con la libertà d’espressione. Questo, fra l’altro, non è il primo caso di interferenze di questo genere, basti pensare agli attacchi subiti da Daniel Cohn-Bendit la primavera scorsa. Se vogliamo preservare il Ticino da una strumentalizzazione palese riguardo alla libertà d’espressione e alla produzione artistica, dobbiamo senz’altro continuare a consentire che qui, in Ticino, possano venire a esprimersi anche in futuro intellettuali e artisti con la massima libertà”.
Firmato: Giuseppe Curonici, Sergio Roic, Tommaso Soldini, Rocco Bianchi, Claudio Ferrata, Carlo Lepori, Raoul Ghisletta, Fabio Merlini, Remigio Ratti, Giovanni Zedda, Nenad Stojanovic, Beat Allenbach, Fabio Pusterla, Marilena Ranzi, Nadja Curonici, Adriano Venuti, Francesco Cavalli, Antonio Lisi, Al Fadhil, Verio Pini, Angela Pini, Marco Cagnotti, Flavio Gallotti, Sandro Cattacin, Martino Rossi, Alberto Casari, Mauro Guindani, Norberto Lafferma, Gilberto Isella, Giancarlo Nava, Elena Ferrari-Pini, Anna Biscossa, Mario Biscossa, Alberto Leggeri, Antonio Mariotti, Antonio Bassi, Loredana Schlegel, Alessandro Soldini, Ornella Soldini, Furio Pini, Lisa Bosia, Kastro Amedi, Simonetta Cortesi-Pedrolini, Luciano Giumelli, Mariano Morace, Guido Bellatti Ceccoli, Elena Micheli, Patrizia Fois Stanga, Daniele Stanga, Sandra Bersacola.
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Intellettuali?
Ma per piacere!
50 intellettuali, mi sembra esagerato. Forse 2 o 3, 4 al massimo. Condannano la libertà di criticare di chi la pensa diversamente, quindi anche il loro proclama è un attacco liberticida.
Intellettuali dei miei stivali, compreso il primo firmatario, mio compagno di liceo e grande specialista di van Gogh.
Ma insomma, cosa centrano gli intellettuali, chiedo allo scrittore di questo articolo: avete solo voi l`esclusiva di esprimervi è gli altri no? Solo voi potete decidere cosa è giusto fare con i soldi die contribuenti grazie tante siamo in dittatura. Tanto di cappello a quei attori della vita pubblica che hanno osato ribellarsi perché non è nel loro diritto di esprimersi sono degli EROI. Per quanto riguarda il Sig. Polanski ha deciso Lui di ritirarsi nessuno gli ha puntato la pistola alla tempia se proprio avesse voluto avrebbe partecipato.