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“Via da Locarno, stupratore di minorenni!” – di Claudia Crivelli Barella

(fdm) La proposta della gentile Granconsigliera sembra… inopportuna e poco cortese, visto che Polanski è stato invitato dalla presidenza del festival, che intende premiarlo!

 

La pedofilia è un reato tremendo, inaccettabile, che distrugge alla base il patto di solidarietà e di fiducia che dovrebbe esistere tra le generazioni. Per questo, i pedofili suscitano una repulsione più che giustificata, e anche nelle carceri vengono isolati per evitare le forti reazioni che gli altri detenuti avrebbero contro di loro. Io stessa, facendo parte della Commissione carceri del Gran consiglio, incaricata di sorvegliare le condizioni umane di detenzione, evito di andare a far visita ai pedofili, perché non riuscirei a contenere la rabbia che riesco a sospendere verso altri tipi di detenuti. I pedofili sono disgustosi, e Roman Polansky è un pedofilo che mi pare oltretutto sopravalutato come artista, e molto ammiccante con l’ambiguità… sempre che sia ancora possibile esprimere un giudizio personale senza essere un cinefilo o un critico cinematografico nella nostra dotta terra ticinese!

Eppure, non condivido la scelta di boicottare tutto un festival, il nostro festival di Locarno, per una scelta più che discutibile, che ci riguarda tutti in quanto contribuenti. Sarebbe ben più incisivo essere presenti le serate in cui il regista salirà sul palco, uniti come politici (ma i politici sanno stare uniti?…), con uno striscione con scritto a chiare lettere “via da Locarno, stupratore di minorenni!”… un sistema un po’ da passionari, da piazzaioli, da persone autentiche, che esprimono il loro dissenso con la presenza piuttosto che con l’assenza.

Non condivido la scelta di invitare questo uomo, ma sono grata al festival di Locarno per altre scelte, e altre ricchezze che sa portare in Ticino. Buon festival, sperando nella clemenza del tempo e della Madonna del Sasso!

Claudia Crivelli Barella, granconsigliera Verdi

 

 

Relatore

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  • ".. incaricata di sorvegliare le condizioni umane di detenzione, evito di andare a far visita ai pedofili, perché non riuscirei a contenere la rabbia..."
    Che dire: se non si è in grado di svolgere al meglio un incarico così delicato, forse è il caso che a sorvegliare le condizioni dei detenuti sia qualcun altro.

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