I primi “consiglieri militari” americani sono arrivati nella capitale irachena a Baghdad il 24 giugno. Lo ha confermato il Pentagono. La loro missione sarà assistere le forze governative irachene nella lotta contro gli insorti sunniti del gruppo Stato islamico in Irak e nel Levante (SIIL).
Martedì le forze governative irachene sono riuscite a fermare l’avanzata dei militanti del SIIL nell’ovest del paese, dopo aver respinto diversi assalti alla raffineria di petrolio di Baiji, la più grande dell’Irak.
Al contempo l’aviazione militare ha condotto diversi raid in settori controllati dai djihadisti, facendo decine di vittime. Un ufficiale di polizia ha confermato che le tribù locali hanno aiutato i militari a erigere barricate per impedire l’avanzata degli insorti.
Il portavoce del primo ministro iracheno Nouri al Maliki ha dichiarato che i militari sono riusciti a sventare gli attacchi dei djhadisti contro la grande raffineria di petrolio di Baiji, 200 km a nord di Baghdad.
L’attacco al sito aveva preoccupato i mercati petroliferi, che seguono da vicino l’offensiva e il suo possibile impatto sulle esportazioni del greggio iracheno.
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