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Ginevra. Prudenza sullo stand informativo del gruppo salafista Ansar al Charia

Hanno ottenuto le autorizzazioni necessarie, mentre secondo diversi media si tratta di simpatizzanti dei movimenti djihadisti. A questo punto la prudenza è d’obbligo : “Stiamo esaminando la situazione. E’ possibile che siano coinvolti organismi non conformi, ma prima vanno determinati i fatti – ha indicato Jean-Charles Bossens, capo del servizio della polizia del canton Friborgo.

Dall’inizio di giugno, la stampa riporta la presenza di stand islamisti a Friborgo, Losanna e Ginevra. Secondo testimoni e membri della comunità musulmana citati dai media, alcuni esibivano le bandiere nere dei djihadisti.

“Non abbiano nessun elemento che stabilisca che questi stand facciano altro che distribuire copie del Corano – assicura Philippe Jaton, portavoce della polizia vodese.

“Vietare la distribuzione del Corano violerebbe la libertà di espressione – prosegue. Per giungere a questo punto sarebbero necessari indici concreti che ad esempio provano che la sicurezza in Svizzera è minacciata. Attualmente nel canton Vaud non è in corso nessuna indagine penale su questo genere di attività.”

Sullo stand informativo di Ginevra, era scritto in grandi lettere – in arabo – il nome del gruppo salafista Ansar al Charia, che già si è reso responsabili di attacchi terroristici. Come verificare il contenuto del materiale distribuito se gli agenti di polizia non leggono la lingua araba?
“Qualunque sia la lingua, le regole sono identiche per tutti – spiega Jean-Charles Bossens.
Prima di concedere i permessi, la municipalità istituisce esami preliminari. Se le autorità hanno dei dubbi, ad esempio possono esigere informazioni complementari. Ma non è escluso che vengano ingannate, ammette Bossens.

Misure supplementari sono necessarie, ammette Gallus Risse, responsabile della comunicazione della polizia friborghese. A suo dire, la prudenza è comunque d’obbligo, trattandosi di una questione molto sensibile.
Talmente sensibile che la polizia di Ginevra e Friborgo chiedono ai media di rivolgersi alla Confederazione : “A partire da subito, la questione viene centralizzata dal Servizio d’informazione della Confederazione – spiega Gallus Risse.

(Fonte : 20min.ch)

Redazione

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