La Svizzera ha bloccato 75 milioni di dollari appartenenti ai membri dell’ex regime ucraino del presidente destituito Viktor Ianukovitch. Lo ha confermato mercoledì il Dipartimento federale degli Affari esteri.
L’importo è stato comunicato dall’ambasciatore Valentin Zellweger, capo della Direzione del diritto internazionale pubblico del DFAE, invitato mercoledì al Club svizzero della stampa a Ginevra. Il DFAE ha comunicato l’importo totale e non si è espresso sulla situazione individuale delle diverse persone coinvolte.
Fra le persone elencate dal Consiglio federale nell’ordinanza del 26 febbraio figurano Viktor Ianukovitch, uno dei suoi figli, l’ex premier Mykola Azarov e uno dei suoi figli, 11 ex ministri e altri membri del regime di Ianukovitch.
Se i fondi si riveleranno illeciti, saranno restituiti all’attuale governo di Kiev, ha precisato il Consiglio federale, ma prima Ianukovitch e i membri del suo governo dovranno essere condannati penalmente. La Svizzera si è detta pronta a collaborare con le autorità ucraine per raggiungere questo obiettivo il prima possibile.
All’inizio di maggio, il Ministero pubblico della Confederazione aveva indicato di aver congelato 170 milioni di franchi di averi ucraini, precisando che una gran parte riguardava le persone della lista del Consiglio federale.
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