Dall’aprile scorso, l’arcipelago indiano delle Maldive, ambita meta turistica degli occidentali, ha reintrodotto la pena di morte anche per i minorenni. La misura mette fine a una moratoria di 60 anni della pena capitale. Sui social network la reazione à stata intensa e numerosi sono gli appelli a boicottare questa destinazione turistica.
Nelle Maldive è praticata la religione islamica. E’ per allinearsi con la Sharia che il presidente Abdulla Yameen Abdul Gayoom ha preso una simile decisione. La pena capitale sarà valida anche per i bambini a partire dai 10 anni, “età ella responsabilità criminale”.
Come gli adulti, anche i minorenni potranno essere condannati a morte per consumo di alcol, apostasia, omicidio, adulterio o altri crimini.
Nei fatti, i minorenni saranno tenuti in carcere sino ai 18 anni e poi giustiziati.
Il presidente delle Maldive ha rimandato al mittente le proteste formali dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti dell’uomo.
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