Trentotto morti a Odessa e almeno una dozzina a Sloviansk, roccaforte della rivolta separatista filorussa, un gran quantità di feriti e due elicotteri delle forze aeree di Kiev abbattuti. È il bollettino provvisorio della giornata di guerra civile in Ucraina, combattuta nel sud-est filorusso, dove Kiev ha rilanciato la sua offensiva militare. Ieri, venerdì, la crisi è riesplosa in tutta la sua violenza.
La strage di Odessa, con decine di persone perite in un incendio, ha scatenato l’ira di Mosca che, «indignata» per «i crimini commessi», ha chiesto «a Kiev e ai suoi sostenitori occidentali» di «assumersi le loro responsabilità». (fonte: la Stampa)
Come noto, la Commissione di politica estera del Consiglio nazionale ritiene (a maggioranza) che l’accordo…
di Liliane Tami Nell’ombra dei testi canonici, celati agli occhi dei più e serbati nei…
In testa l'Unione Cdu-Csu col 29% Afd al secondo posto col 19,6 % Trump esulta…
Perché parlare, in un saggio pensato per far dialogare i saperi che “dovrebbero uscire dalle mura accademiche…
Il cuore di Faraone era duro come la pietra, ma Dio seppe spezzarlo. Erano giorni che…
Dopo aver toccato il fondo stiamo scavando per sotterrarci con le nostre stesse mani *…
This website uses cookies.
View Comments
Dispiace dirlo ma i popoli dove c'è la guerra, sono quei popoli dove c'è una mentalità sbagliata. Ragionano in un modo a noi incomprensibile. Si vendicano e fanno delle vendette 'fai da te'. Insomma, cose che a noi appaiono anormali. In quanto tali. Non tutte le persone che vi sono in quelle guerre sono crudeli, vi sono donne e bambini e anche qualche uomo buono, ma fino a quando questi popoli non capiranno che si può anche passare al dialogo, senza andare in strada a farsi fuori, la guerra continuerà.