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L’amara rinuncia di Valentina Item – Il commento

Il Ministero Pubblico segnala che oggi si è proceduto a una nuova audizione della Signora Valentina Item nell’ambito di un procedimento penale per violazione della Legge federale sugli stranieri. La Signora Item ha confermato le sue precedenti dichiarazioni e contestato ogni addebito. Il procedimento seguirà ora il suo corso e non verranno fornite ulteriori informazioni in merito, questo tenuto conto del fatto che la Signora Item ha annunciato di rinunciare alla carica di Procuratrice Pubblica per la quale era stata eletta di recente dal Gran Consiglio.

Ministero Pubblico

 

Fin qui la prosa scarna e severa del Procuratore generale. Sarà ora consentito a un giornalista per hobby, privo di qualsiasi carica istituzionale e politica, di dire – liberamente – la sua. Quelli che seguono saranno commenti almeno in parte scontati, ma vale forse la pena di scriverli.

  • Giunge a una svolta (non necessariamente finale) una triste vicenda. Che una vasta esibizione di scandalizzata ipocrisia e il linciaggio mediatico non ha reso migliore.
  • Già da molti giorni era evidente che Valentina Item non avrebbe potuto resistere alla pressione. L’unica domanda era: quando?
  • Si osservi che nel comunicato del Ministero Pubblico è scritto chiaramente che (tuttora) l’avv. Item “contesta ogni addebito”.
  • Un altro personaggio chiave di questa cupa storia si è reso conto che non avrebbe potuto resistere sulle sue posizioni iniziali. Se n’è (non velocissimamente) accorto e sta applicando i provvedimenti necessari. I giudizi sul suo operato sono variati e constrastanti.
  • La Lega ha avuto la sua vendetta. Potrebbe prendersi come motto il fiammeggiante NEMO ME IMPUNE LACESSIT che il grande Poe attribuì al crudele protagonista de “La botte di Amontillado”. Il verbale di polizia sbattuto sul Mattino domenica 20 aprile si è rivelato una mazzata imparabile.
  • La candidata leghista, sconfitta di misura, risulterebbe tuttavia – secondo certe valutazioni – “bruciata”. In una vicenda come questa, pasticciata e dolorosa, escono tutti, chi più chi meno, con un occhio nero.
  • L’UDC secondo me ha avuto una grande sfortuna. Le ossa rotte non gliele toglie neanche il Padreterno ma loro sostengono (e io gli credo) di non aver saputo nulla prima dell’elezione. Eloquente e focoso (ma tirato per i capelli e poco attento alla dura realtà delle cose) il primo intervento di Del Don***, esitante e maldestro Pinoja. Non che il suo fosse un compito facile.
  • *** Non basta inveire: “Quei tagliagole se ne vogliono approfittare!” È ben vero, ma – da solo – non è un argomento.
  • I coniugi Item hanno (presumibilmente) delle colpe e pagano un prezzo molto alto. In casi simili è meglio, molto meglio, essere il Pinco Pallo di turno. Se la cava di gran lunga a minor mercato.
  • Sul sistema totalmente indifendibile, infine, io non dico più nulla, se non: “Aprite gli occhi e guardate. Vi sembra pulito? Vi piace?” (francesco de maria)


Relatore

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  • Intanto, stando a informazioni diramate da LiberaTv, in casa Item dal 2006 ad oggi si sono susseguite ben quattro domestiche, tutte pagate in nero. È dunque evidente che la signora Valentina Item non era la Procuratrice Pubblica adatta. Far rispettare le leggi alla gente e avere in casa da moltissimi anni delle domestiche tutte pagate in nero, è una cosa troppo grave.

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