Il governo di Atene sta pensando a un ritorno sui mercati finanziari nei prossimi mesi. Nel quotidiano greco Avgi, il giornalista Giannis Kibouropolos ricorda che il partito al potere in Grecia è accusato di fare causa comune con il partito neonazista Chryssi Avgi e critica l’indifferenza dei creditori internazionali e dei mercati di fronte a questa associazione.
“Il fascismo conviene ai mercati. … Ci si deve ricordare dei delicati rapporti che intrattenevano i mercati ‘intelligenti’ e l’élite europea con il regime di Adolf Hitler. Oppure pensare all’Ucraina, dove si lascia che i neonazisti facciano il lavoro sporco, per poi preoccuparsi dell’influenza dell’estrema destra.
Il fascismo dei mercati (soprattutto del capitale finanziario) e la giunta dei creditori – in questo caso i nostri partner europei – non costituiscono un’eccezione. E’ nella loro natura avventurosa … E questa li ha spinti ad accettare la combriccola di estrema destra del governo del premier Samaras.”