Questo famoso sonetto descrive una brevissima partita giocata a Parigi nell’anno 1750 tra Légal e Saint Brie. La posizione finale è nota come “matto di Légal”. Ovviamente la quinta mossa del Nero è un errore madornale.
Scacchisti, udite! Un’immortal tenzone
In brevi tratti il verso mio dipinge;
Inoltra il Re dei Bianchi il suo pedone,
Quel del Re Nero contro a lui si stringe.
L’assalta un Cavalier; ma gli si oppone
Quel della Donna e i colpi suoi respinge.
Alla quarta d’Alfier l’Alfier si pone,
La Donna il suo pedon d’un passo spinge.
L’altro Cavallo accorre. Al primo è sopra
l’Alfiere e il preme. Egli il pedone uccide,
Benché al nemico acciar la Donna scopra.
Ed essa muor, ma non indarno. In fallo
Cadde il duce dei Neri: ei non previde
Scacco d’Alfiere e matto di Cavallo!
1. e4, e5 2. Cf3, Cc6 3. Ac4, d6 4. Cc3, Ag4 5. Cxe5, Axd1?? 6. Axf7+, Re7 7. Cd5 matto.
Dopo la quinta mossa del Nero, il Bianco matta in due