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Geert Wilders giustiziato da al Qaeda : Cresce la tensione in vista delle elezioni europee

Le elezioni europee si avvicinano e le campagne di diffamazione nei confronti di Nigel Farage e Geert Wilders, i più veementi difensori della sovranità nazionale, si moltiplicano.

Recenti sondaggi realizzati la scorsa settimana in diversi paesi dell’Unione hanno chiaramente indicato che a vincere le elezioni saranno i partiti che si oppongono ai diktat di Bruxelles.
Tuttavia, se la maggior parte di questi partiti si limitano a volere un’UE meno ambiziosa, due formazioni in particolare – Il Partito dell’indipendenza del Regno Unito (UKIP) e il Partito della Libertà (PVV) nei Paesi Bassi chiedono un’uscita definitiva dall’Unione europea.

In una conferenza dell’UKIP, lo scorso 28 febbraio, Nigel Farage aveva chiesto al suo partito una risposta patriottica e aveva sottolineato l’importanza delle prossime elezioni : “Ci siamo – aveva detto – E’ il momento tanto atteso.”

Secondo le intenzioni di voto, l’UKIP dovrebbe raccogliere il 30% dei voti e diventare così il partito più importante, davanti al Labour Party (28%) e al Partito conservatore al potere (21%).
Nigel Farage ha tuttavia messo in guardia i suoi sostenitori : l’establishment, i maggiori partiti politici, i media, i sindacati e anche alcune banche importanti e le multinazionali faranno di tutto per impedire all’UKIP di vincere.

In effetti, due settimane dopo il suo discorso i media britannici hanno iniziato una vasta campagna denigratoria.
Hanno fatto di Nigel Farage il ritratto di un uomo che non è degno di fiducia. Senza avere prove hanno parlato di una relazione extra-coniugale con la sua portavoce. Secondo alcuni media, questa notizia provocherà la sua sconfitta alle elezioni europee del 22 e 25 maggio.
L’UKIP è stato descritto come un grottesco spettacolo da fiera e la sue sede di Londra è stata definita uno zoo dove le persone portano degli animali e dove le relazioni sessuali contano più della politica.

Nei Paesi Bassi Geert Wilders è stato attaccato in maniera ben più virulenta. In un primo tempo si era stata fatta allusione a una presunta tresca con la sua addetta stampa, poi settimana scorso i toni si sono fatti più duri.
In un video girato e messo online da un rapper di origini marocchine, si vedeva un sosia di Wilders rapito da uomini armati, obbligato ad inginocchiarsi davanti a una bandiera di al Qaeda e poi giustiziato.
Va ricordato che per le sue critiche all’Islam Geert Wilders si trova al quarto posto nella lista nera di al Qaeda. Da anni vive sotto la costante protezione della polizia.

La campagna contro Wilders ha raggiunto l’apice settimana scorsa, quando dopo una manifestazione del PVV per le elezioni municipali all’Aja, aveva dichiarato di volere meno marocchini nel paese.
All’Aja, come a Amsterdam e a Rotterdam, gli immigranti extra europei, la maggior parte marocchini, rappresentano un terzo della popolazione e circa la metà dei giovani di età inferiore ai 21 anni. Inoltre, nei Paesi Bassi la criminalità marocchina costituisce un enorme problema.

Le parole di Wilders avevano fatto esplodere l’indignazione. I media avevano fatto un paragone con Hitler e Goebbels, Le scuole avevano emesso direttive per gli studenti sulle misure da prendere per contrariare le dichiarazioni del leader del PVV.
I suoi oppositori politici, incluso il primo ministro Mark Rutte e il ministro della Giustizia Ivo Opstelten gli avevano imposto di ritirare quanto dichiarato. In caso contrario sarebbe stato confrontato a serie conseguenze politiche e giudiziarie.
Le persone che si erano sentite offese dalle sue frasi erano inoltre state invitate a sporgere denuncia.

Sabato scorso diverse migliaia di persone avevano manifestato contro di lui a Amsterdam. Il sindaco della città era alla testa del corteo. I manifestanti gridavano “Siamo tutti marocchini”. Alcuni sfilavano con la bandiera nera di al Qaeda, altri portavano cartelli con scritto “Wilders, cane di Israele.”

(Fonte : Dreuz.info)

Redazione

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