Lunedì 24 marzo un tribunale egiziano ha condannato a morte diverse centinaia di sostenitori del presidente islamista Mohamed Morsi, destituito da un golpe militare il 3 luglio scorso.

Dei 529 condannati, solo 153 si trovano in carcere. Gli altri sono latitanti. La condanna alla pena capitale è stata pronunciata per “violenze commesse durante l’estate 2013.”

Dal 3 luglio un’implacabile repressione da parte dell’esercito contro i membri della confraternita dei Fratelli musulmani – alla quale appartiene lo stesso ex presidente Morsi – ha fatto circa 1400 vittime, mentre migliaia sono stati imprigionati.