Le ricerche al largo dell’Australia per cercare di identificare due oggetti bianchi di oltre 20 metri di lunghezza, che potrebbero essere parte dei resti del Boeing 777 della Malaysia Airlines, sono state sospese.
Le autorità malesi avevano qualificato la pista credibile, sulla base di immagini satellitari diffuse dalle autorità australiane.
Le autorità della Malesia hanno evocato, giovedì mattina, l’esistenza di questa nuova pista, giudicata credibile. Ma il ministro della Difesa e dei Trasporti, Hishammuddin Hussein, ha messo in guardia contro ogni certezza prima della fine delle ricerche.
Quattro aerei dell’aviazione militare australiana, così come diverse navi da guerra, si sono diretti verso il luogo del ritrovamento, una zona situata a 2 300 kilomètres a sud-ovest dalle coste dell’Australia. Sono stati raggiunti da navi norvegesi e britanniche.
Sul posto le condizioni meteorologiche erano pessime, come confermato dalle autorità australiane. Il che, combinato con una profondità marina di diverse migliaia di metri, complica le ricerche, che riprenderanno venerdì.
Nel frattempo le operazioni di ricerca proseguono in altri perimetri, con 18 navi, 29 aerei e sei elicotteri.
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