Raif Badawi, giovane blogger saudita in carcere dal giugno 2012, è accusato di apostasia, ossia alla rinuncia pubblica della religione islamica. Un atteggiamento che in Arabia Saudita viene punito con la morte.
Badawi è stato accusato dai giudici di aver insultato l’Islam attraverso il suo blog Free Saudi Liberals e anche attraverso propositi lanciati durante trasmissioni televisive.
Il giovane è stato condannato a 600 frustate e a sette anni di prigione. Una decisione contro la quale il suo avvocato ha fatto appello.
La ONG Human Rights Watch aveva pubblicato a metà dicembre un rapporto che accusava le autorità dell’Arabia Saudita di voler mettere a tacere i difensori dei diritti dell’uomo.
Amnesty International denuncia l’intimidazione esercitata dal paese verso Raif Badawi e verso tutti gli altri blogger che si impegnano ad aprire il dibattito su questioni di interesse pubblico.
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La pena di morte per apostasia é ordinata espressamente nella Bibbia ma non nel Corano. Comunque un musulmano non può condannare un ordine di Dio dato nella Bibbia e confermato dal Profeta Muhammad (s.A.a.w.s).
Sacra Bibbia, Deuterenomio, 13:
[4]tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore; perché il Signore vostro Dio vi mette alla prova per sapere se amate il Signore vostro Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima.[5]Seguirete il Signore vostro Dio, temerete lui, osserverete i suoi comandi, obbedirete alla sua voce, lo servirete e gli resterete fedeli. [6]Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto l'apostasia dal Signore, dal vostro Dio, che vi ha fatti uscire dal paese di Egitto e vi ha riscattati dalla condizione servile, per trascinarti fuori della via per la quale il Signore tuo Dio ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male da te. [7]Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo petto o l'amico che è come te stesso, t'istighi in segreto, dicendo: Andiamo, serviamo altri dei, dei che né tu né i tuoi padri avete conosciuti, [8]divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani da una estremità all'altra della terra, [9]tu non dargli retta, non ascoltarlo; il tuo occhio non lo compianga; non risparmiarlo, non coprire la sua colpa. [10]Anzi devi ucciderlo: la tua mano sia la prima contro di lui per metterlo a morte; poi la mano di tutto il popolo; [11]lapidalo e muoia, perché ha cercato di trascinarti lontano dal Signore tuo Dio che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile. [12]Tutto Israele lo verrà a sapere, ne avrà timore e non commetterà in mezzo a te una tale azione malvagia.