Una nuova tempesta proveniente dall’Atlantico si dirigeva nelle prime ore di venerdì 14 febbraio verso la Gran Bretagna, minacciando di far cadere l’equivalente di un mese di pioggia su vaste zone del paese. Fra venti glaciali, precipitazioni torrenziali e copiose nevicate, la Gran Bretagna fatica a gestire l’inverno più rude degli ultimi 250 anni.
L’abbondante pioggia potrebbe condurre all’evacuazione di un migliaio di abitazioni supplementari, ha indicato l’Agenzia britannica dell’ambiente al quotidiano The Daily Telegraph. L’Agenzia ha messo in guardia contro onde enormi sulla costa sud del paese, dove la tempesta – accompagnata da venti sino a 130km/h, è associata a forti mareggiate.

Nel fine settimana il fiume Tamigi potrebbe raggiungere il più alto livello degli ultimi 60 anni. Le autorità hanno indicato agli abitanti di Windsor e del Surrey, dove sono state evacuate un migliaio di persone, che erano esposti a nuovi rischi di inondazione e che dovevano aspettarsi nuove e violente perturbazioni.
Questa nuova tempesta arriva due giorni dopo folate di vento degne di un uragano, che soffiavano sino a 160km/h e che hanno devastato il paese, facendo un morto e privando di elettricità quasi 60’000 abitazioni.
Queste insolite intemperie hanno causato disagi nei trasporti, con la chiusura di strade e tratti ferroviari.
Il primo ministro inglese David Cameron ha chiesto aiuto a Bruxelles e si sta occupando direttamente della situazione di crisi, allorchè il suo governo è stato accusato di on aver fatto nulla per soccorrere la popolazione colpita dal maltempo.
“Queste intemperie sono una crisi naturale senza precedenti – ha commentato Patrick Sanders, responsabile dell’esercito incaricato di dirigere le migliaia di militari mobilitati per aiutare le persone in difficoltà e costruire dighe per contenere la fuoriuscita di fiumi e corsi d’acqua.
Il governatore della Banca d’Inghilterra, Mark Carney, ha dichiarato che il caos generato da queste intemperie rischia di avere conseguenze sulla situazione economica del paese.