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Apprendisti frontalieri maggiorenni in Ticino: un fenomeno in preoccupante crescita! – di Pierre Rusconi

INTERROGAZIONE AL CONSIGLIO FEDERALE

Rispondendo ad un’interrogazione (n. 239.13), il Consiglio di Stato ticinese ha fornito le cifre per quel che riguarda la presenza di apprendisti frontalieri, in particolare maggiorenni, tra i banchi della SPAI di Mendrisio, scuola per le professioni dell’edilizia e dell’artigianato. Nell’anno scolastico in corso, la SPAI è frequentata da 810 apprendisti, di cui 270 frontalieri, ovvero il 33.3%. La percentuale degli apprendisti maggiorenni residenti in Italia è del 57.8% (156 su 270), ben più alta di quella degli apprendisti maggiorenni residenti in Svizzera (26.5%: 143 su 540). Nello specifico, per quel che riguarda gli apprendisti installatori elettricisti e elettricisti di montaggio, gli apprendisti frontalieri maggiorenni sono il 56.2% (81 su 144).

A detta del Consiglio di Stato tale situazione non porrebbe problemi di concorrenza tra candidati all’apprendistato residenti e non residenti per le professioni di elettricista; viene però rilevato che tra gli apprendisti maggiorenni frontalieri vi sarebbe chi ha già una formazione tecnica parziale o completa, mentre tra chi frequenta i corsi di pretirocinio in Ticino “stranamente” non vi sarebbe stata per diversi motivi la possibilità di stipulare un contratto di tirocinio.

Quello che si evince da queste indicazioni è comunque che numerose aziende attive nei settori dell’edilizia e dell’artigianato assumono apprendisti frontalieri maggiorenni già con esperienza, solo per poter risparmiare sui salari ed averne un vantaggio economico, come peraltro già denunciato nei mesi passati dal sindacato OCST.

Da sottolineare che secondo l’art. 22 cpv. 2 della Legge federale sulla formazione professionale, l’insegnamento obbligatorio è gratuito.

Ne consegue che il nostro Paese spende dei soldi per formare persone già formate, che prenderanno in seguito il posto dei lavoratori residenti causando quell’effetto di sostituzione finora negato dal Consiglio federale ma finalmente riconosciuto in studi commissionati dal Consiglio di Stato ticinese! Oltre al danno, la beffa!

Chiedo quindi al Consiglio federale:

1. Quali misure intende prendere per evitare che le aziende locali assumano apprendisti maggiorenni già formati unicamente per averne un vantaggio economico?

2. Intende far pagare, almeno in parte, la formazione agli apprendisti maggiorenni non residenti, per recuperare quanto speso in trasmissione di conoscenze?

Pierre Rusconi, consigliere nazionale, UDC Ticino


Relatore

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