Categories: Svizzera

La Svizzera secondo Burkhalter – Il capodanno del presidente

Pubblichiamo integralmente il discorso dell’on. Burkhalter. Qualche aggettivo per definirlo bisogna trovarlo. Esso ci appare irenico, retorico, poetico e accattivante. Concessioni alle critiche degli avversari politici: comprensibilmente nessuna. Come un simile discorso potrà essere accolto nelle regioni del Paese dove la sofferenza è più acuta, difficile dire. (fdm)


Deborah, Niklaus, Selina e ancora Timo, Stefanie o Dominique;  questi giovani vivono in Svizzera e seguono un apprendistato presso il Dipartimento federale degli affari esteri: grazie a loro, al loro lavoro e alla loro apertura, i loro sguardi sono luci della Svizzera che risplendono in tutto il mondo.


Signore e signori, care cittadine e cari cittadini,

un Paese è una comunità di destini, la cui ragion d’essere sta nella capacità di creare prospettive future. E la Svizzera ne è capace.

Con una buona formazione, i giovani riescono ad accedere al mondo del lavoro. Il nostro Paese crea opportunità lavorative e attira le giovani leve, non come in altre realtà, dove la disoccupazione è altissima e i giovani sono costretti a migrare.

I punti di forza della nostra Svizzera sono molteplici: essere uno Stato liberale, disporre di un sistema di formazione efficace che ha saputo coniugare le opportunità del sistema universitario e del sistema duale della formazione professionale, e poter contare su un’economia creativa.

Un’economia che attinge il proprio dinamismo dall’apertura ben modulata del Paese, da sempre dedito al commercio: il sale, bene indispensabile nell’allevamento già in epoca medioevale, il sale delle stalle di Guglielmo Tell, proveniva dalla Tunisia e giungeva in Svizzera attraverso le vie del commercio.

Un franco su due guadagnato in Svizzera proviene dagli scambi commerciali con il resto del mondo, che per due terzi si svolgono con i nostri vicini in Europa. Le regioni frontaliere sono i nostri principali partner commerciali, con un distacco notevole su giganti come Cina, Brasile o Stati Uniti, Paesi certo importanti, ma il cui contributo è solo complementare e non sostitutivo delle relazioni fondamentali che intratteniamo con i nostri vicini dell’ UE.

È del resto con l’Europa che condividiamo i nostri valori, ed è sempre con l’Europa che formiamo una comunità di sicurezza e pace al servizio di tutti.

La via bilaterale intrapresa dalla Svizzera in Europa garantisce prosperità e indipendenza al nostro Paese: il Consiglio federale intende pertanto rinnovarla e proseguire su questa strada per assicurare anche in futuro nuove prospettive al Paese e alle prossime generazioni.

La Svizzera e il mondo attraverso i giovani, il lavoro e l’apertura: è questo il cuore della nostra azione nel 2014, un cuore che batte al ritmo della Costituzione federale, un cuore che, proprio come la nostra Costituzione, vuole «rafforzare la libertà e la democrazia, l’indipendenza e la pace, in uno spirito di solidarietà e di apertura al mondo».

La Svizzera è un miracolo, perché la tutela dei suoi interessi, tra cui sicurezza, indipendenza e prosperità, si basa sulla promozione dei suoi valori: la pace, per la quale ci battiamo a Ginevra; la democrazia, che all’estero veste spesso i colori del nostro Paese; i diritti umani, perché la Svizzera è terra di libertà; la tradizione umanitaria, radicata nel nostro Paese dai tempi di Henri Dunant; il rispetto della natura, in una terra povera di materie prime, ma straordinariamente bella.

La Svizzera e il mondo: la Svizzera, con i suoi valori eternamente giovani, la sua cultura del lavoro, il suo carattere aperto. E il mondo, che gira al ritmo della globalizzazione alla ricerca incessante di un equilibrio.

La Svizzera e il mondo non sono estranei l’una all’altro: sono come il lago e il cielo, o come il cielo e le Alpi. Si incontrano all’orizzonte per creare nuove prospettive. Ed è proprio dalla qualità delle relazioni tra la Svizzera e il mondo che dipenderà in definitiva il nostro futuro. Dalla qualità di queste relazioni dipenderà la luce che vedremo brillare negli occhi di Deborah e Niklaus, Selina e Timo, Stefanie e Dominique, come negli sguardi di tutti i giovani del nostro bel Paese.

Ringrazio tutti voi per il contributo che date al futuro del nostro Paese e auguro a tutti buon 2014.

Didier Burkhalter

Relatore

View Comments

  • Mi sono preso la briga di andare a vedere le reazioni al discorso di Burkhalter sui siti de "La Tribune de Gèneve" e " Le Matin" .
    Dato che i Romandi sono i piu`filoeuropeisti ero curioso di vedere la loro reazione.
    SORPRESA !!!! I commenti negativi erano la stragrande maggioranza, ma non solo, anche chi commentava o faceva capire che avrebbe votato si all'iniziativa sull'immigrazione di massa il prossimo 9 febbraio erano tantissimi , come pure i " mi piace" a sostegno.
    La cosa mi conforta e credo proprio che l'ultimo pseudosondaggio sia falso o perlomeno pilotato come quelli sui minareti.
    PS non c'entra nulla sul discorso di Burkhalter ma mi ha disgustato l'articolo di Giovanni Merlini sul CdT .
    I frontalieri prendono lavori nel terziario perchè i Ticinesi non vogliono fare piu`fare lavori come impiegato !!! dillo ai tanti giovani ticinesi disoccupati , dillo a mio figlio che con un diploma federale e una maturità commerciale è 3 anni che cerca lavoro e non trova niente.
    Non c'è da meravigliarsi poi se il partito liberale continua a perdere consensi.
    Comunque buon anno anche a Giovanni Merlini, anche se non penso che lui abbia problemi per pagare l'affitto o la cassa malati , le assicurazioni, ecc.
    Scendere dal piedistallo dorato.
    Un ex liberale deluso.

Recent Posts

Gli Apocrifi dell’Apocalisse: Visioni Proibite e Rivelazioni Celesti

di Liliane Tami Nell’ombra dei testi canonici, celati agli occhi dei più e serbati nei…

12 ore ago

Risultati votazione in Germania: Grande successo per l’AfD guidato da Alice Weidel

In testa l'Unione Cdu-Csu col 29% Afd al secondo posto col 19,6 % Trump esulta…

14 ore ago

Come nascono le 21 idee per star bene. Intervista a Gennaro Ponte

Perché parlare, in un saggio pensato per far dialogare i saperi  che “dovrebbero uscire dalle  mura accademiche…

14 ore ago

Il cuore di Faraone

Il cuore di Faraone era duro come la pietra, ma Dio seppe spezzarlo. Erano giorni che…

19 ore ago

Cronache da un paese disperato – di Claudio Martinotti Doria

Dopo aver toccato il fondo stiamo scavando per sotterrarci con le nostre stesse mani *…

21 ore ago

Gender – di Candida Mammoliti

Credo che a ognuno di noi sia capitato di chiedersi, cosa si intenda in senso…

22 ore ago

This website uses cookies.