Per la prima volta, il Consiglio federale fa il punto sui cittadini europei senza lavoro che beneficiano di un permesso di soggiorno in Svizzera.
All’inizio dell’anno la deputata UDC del canton Argovia Sylvia Flückiger-Bäni aveva presentato al governo un’interpellanza per sapere quale fosse l’impatto della libera circolazione delle persone sull’assistenza sociale svizzera.
La deputata aveva messo sotto accusa la prassi di concedere permessi di soggiorno di breve durata (meno di un anno) a persone che non avevano ancora trovato un lavoro in Svizzera. In teoria, le persone che beneficiano di un permesso L possono far capo agli aiuti sociali.
Stando alle cifre comunicate di recente dal Consiglio federale, il numero dei disoccupati europei con un permesso di soggiorno L è passato dai 2’876 del 2010 ai 4’080 del 2012.
Quest’anno le autorità hanno accordato 3’238 permessi L fra gennaio e agosto. Secondo le valutazioni del quotidiano “Basler Zeitung”, questo numero potrebbe passare a 4’857 entro la fine dell’anno.
In febbraio il giornale “Tages-Anzeiger” scriveva che numerosi migranti provenienti da Portogallo, Spagna o Italia avevano trovato lavoro, nel 2012, in settori a basso salario e che molti di loro, dopo aver perso il lavoro e aver terminato il diritto alla disoccupazione, stavano meglio rispetto a quel che avrebbero fatto nel loro paese con quanto ricevevano dall’assistenza in Svizzera.
(Fonte : 20minutes.ch)
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