Dopo cinque giorni di negoziati internazionali, a Ginevra è stato raggiunto un accordo sul nucleare iraniano, nella notte fra sabato 23 novembre e domenica 24, fra l’Iran e i ministri del G5+1 (Stati Uniti, Cina, Russia, Gran Bretagna, Francia e Germania).
Si tratta di un accordo preliminare, il cui obiettivo è permettere di ristabilire, dopo decenni di tensione, la fiducia fra l’Iran e le potenze occidentali.
“Abbiamo trovato un accordo per un piano d’azione – ha ufficialmente dichiarato la responsabile della diplomazia europea Catherine Ashton.
Il governo americano ha precisato che secondo l’accordo l’Iran interromperà la produzione di uranio arricchito sopra il 5 % e l’installazione di nuove centrifughe.
In cambio, da qui a maggio 2014 nessuna nuova sanzione colpirà il paese. Il governo iraniano ha anche promesso di neutralizzare i depositi di uranio arricchito al 20 % e di fermare il progetto del reattore a acqua pesante di Arak (quest’ultimo punto era richiesto dalla Francia).
Di fronte ai giornalisti, il ministro iraniano Zarif ha detto che l’accordo contiene un riferimento chiaro secondo cui in Iran l’arricchimento dell’uranio potrà continuare : “E’ un nostro diritto inalienabile – ha aggiunto – Il nostro obiettivo era venire a Ginevra per risolvere la questione nucleare. Lo scopo della lotta che conduciamo da anni era far riconoscere alla comunità internazionale che l’Iran esercita questo diritto. Pensiamo che l’accordo e il piano d’azione significano che il programma nucleare iraniano continuerà.”