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Creare in Svizzera un istituto di formazione in finanza islamica

I fondi dei clienti arabi nelle banche in Svizzera hanno raggiunto i 200 miliardi di dollari. Le pressioni che si fanno sempre più sentire per mettere fine alla gestione di fondi non dichiarati incitano gli istituti di credito della piazza finanziaria elvetica a volgersi sempre più verso i prodotti della finanza islamica.

La creazione in Svizzera di un istituto di formazione in finanza islamica costituirebbe una tappa cruciale verso lo sviluppo di questo segmento, indica la Camera arabo-svizzera del commercio e dell’industria, la quale incoraggia gli attori finanziari a iscriversi nella dimensione etica in un momento in cui gli Stati Uniti e altri paesi europei accentuano la pressione sulla piazza finanziaria svizzera.

“Ginevra dispone dei mezzi e delle competenze per l’attuazione di un simile progetto, così che la Svizzera possa diventare un centro europeo della finanza islamica – commenta Ayman Aboulkhair, vice segretario generale della Camera.

In Svizzera l’espansione delle banche islamiche risale agli anni 1980, con la creazione del Dar al-Mal al-Islami, dotato di un capitale di 3,5 miliardi di dollari.
Nel corso degli anni, per una popolazione musulmana di circa 450’000 persone, la Svizzera ha saputo sviluppare un certo numero di prodotti della finanza islamica, ma senza suscitare un grande impatto.

La svolta è avvenuta nel 2006, quando banche arabe e islamiche di un certo peso di hanno iniziato a trovare spazio sul mercato svizzero.
Da allora, la Faisal Private Bank, le banche degli Emirati National Bank of Abu Dhabi e Abu Dhabi Investment House, così come la National Bank of Kuwait si sono insediate nel cuore della piazza finanziaria di Ginevra.
A loro volta, UBS e Credit Suisse hanno lanciato fondi che garantiscono ai clienti investimenti conformi alla legge islamica.

In totale, a fine 2012 gli attivi delle banche islamiche nel mondo erano stimati a circa 1’550 miliardi di dollari, con un aumento del 38.5% rispetto al 2011.
Secondo le previsioni della società Ernst&Young, questi attivi raggiungeranno i 1’800/2’000 miliardi di dollari nel corso dei prossimi anni.

(Fonte : lavieeco.com)

Redazione

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