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Sardegna devastata da un ciclone. 18 morti e molte zone isolate

Si aggrava il bilancio dell’ondata di maltempo in Sardegna. Il ciclone Cleopatra che ha messo in ginocchio l’isola ha finora causato la morte di 18 persone. Il bilancio potrebbe salire perché ci sono ancora dei dispersi.

Il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha parlato di una “piena millenaria, un evento che si registra una volta nel millennio con una forza al di sopra di ogni ragionevole previsione. La situazione purtroppo è tragica. Ci sono centinaia di evacuati cui stiamo provvedendo per la notte.
Polizia, carabinieri, vigili del fuoco, tutti sono stati attivati. Si sta intervenendo per capire la situazione nei luoghi e nel frattempo ci si sta organizzando per assistere la gente.
Sono migliaia le persone colpite, che hanno avuto danni alle abitazioni e gli alberghi di Olbia sono già stati tutti riempiti. ”

Le precipitazioni che lunedì hanno colpito la Sardegna, in particolare nella zona centro-meridionale, hanno avuto portata eccezionale, toccando un massimo di 470 mm in 12 ore.
Secondo l’Arpa Sardegna, nel centro-sud dell’isola è caduta una quantità d’acqua pari alla metà di quella registrata mediamente in un anno.
I dati registrati evidenziano fenomeni piovosi intensi causati dal ciclone che si è bloccato sul Mediterraneo occidentale.

Le previsioni non annunciano lunghe tregue: in serata le precipitazioni riprenderanno in tutta l’isola, l’intensità prevista è minore rispetto alle ultime ore, ma sono immaginabili disagi vista la situazione già particolarmente difficile.

In tutta l’isola sono molte le zone isolate e una verifica non sarà possibile prima che queste zone saranno liberate dalle acque. Gli allagamenti hanno fatto saltare l’erogazione dell’energia elettrica e anche i telefoni sono in tilt. I danni sono ancora da quantificare.

Quella di ieri è stata una vera e propria strage con strade e case allagate per l’esondazione di fiumi, centinaia di sfollati, black-out elettrici, pesanti disagi alla circolazione stradale e ferroviaria, ritardi nei collegamenti aerei e marittimi.

Disagi anche nei trasporti. Ieri all’aeroporto di Cagliari-Elmas a causa della scarsa visibilità, per i fulmini e i campi magnetici a bassa quota, quattro voli non sono riusciti ad atterrare.
La nave Tirrenia che doveva partire da Civitavecchia per Cagliari è rimasta in porto, mentre il treno Olbia-Chilivani è rimasto fermo alcune ore a causa dell’esondazione del torrente Enas, che ha allagato la sede ferroviaria.

(La Stampa.it)

Redazione

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