(francesco de maria) Come apparirà ovvio a tutti – ma è meglio dirlo esplicitamente – il portale non prende posizione sui contenuti dell’articolo. Il nostro collaboratore ospite dr. Agostino Spataro è stato esponente di spicco (e deputato) del PCI ed è tuttora politicamente attivo quale rinomato pubblicista e conferenziere.
Oggi, ricorre il 9° anniversario della morte di Yasser Arafat, fondatore e leader dell’OLP, Presidente della “Autorità palestinese” e Premio Nobel per la Pace. Molto probabilmente, Egli non è deceduto per cause naturali, ma per avvelenamento da polonio come hanno evidenziato le recenti risultanze delle analisi condotte dagli esperti dell’Università di Losanna (Svizzera). L’eventuale, definitiva conferma di tale, esacrabile delitto dimostrerebbe che i suoi nemici, non potendolo sconfiggere politicamente, sono ricorsi al polonio per eliminarlo dalla scena politica mediorientale e internazionale.
Con la sua morte, il popolo palestinese ha perduto un leader eroico, carismatico e noi, insieme a tutti i sostenitori della giusta causa palestinese, un amico, un riferimento essenziale della lotta per la dignità e per la libertà degli uomini e delle donne del Pianeta e per la sovranità degli Stati. So perfettamente che “dall’altra parte” si parla di Arafat soltanto come di un “terrorista”. Ciò dispiace poichè tale atteggiamento non aiuta la comprensione del dramma dei palestinesi e della pericolosa instabilità del Medio Oriente e del Mediterraneo.
Credo che, fino a quando un popolo è disperso, spogliato delle sue terre e delle sue tradizioni, continua a vivere sotto occupazione straniera, i suoi dirigenti hanno il diritto/dovere di lottare per liberarlo. Diritto contemplato anche nella Carta dell’ONU! Per queste ragioni, il PCI ha sostenuto lealmente la causa palestinese senza per ciò negare i diritti del popolo israeliano alla sicurezza e alla pacifica convivenza nella regione, entro i limiti territoriali riconosciuti dalle Nazioni Unite.
A quel tempo, in Italia, oltre al Pci, il Psi e ampi settori della DC, i tre sindacati unitari, esponenti dei mondi dell’arte e della cultura, dell’informazione hanno sostenuto la giusta causa palestinese. Purtroppo, i governanti israeliani continuano a colonizzare le terre palestinesi, fin dentro la Città santa di Gerusalemme che gode di uno status d’internazionalità anch’esso sancito dall’Onu.
Nel quadro delle diverse iniziative politiche e parlamentari ho incontrato, più volte, Yasser Arafat il quale, gentilmente, nel 2001, ha anche scritto la prefazione al mio libro “Il fondamentalismo islamico”- (Editori Riuniti, Roma, 2001). Oggi, desidero ricordarlo, soprattutto ai giovani, con alcune immagini di qualche anno fa, nella speranza che il suo sacrificio possa risultare utile agli sforzi di pacificazione in Medio Oriente e nel Mediterraneo.
Agostino Spataro
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