Diverse aziende farmaceutiche ricorrono contro alcune delle 500 diminuzioni di prezzo di medicamenti annunciate dall’Ufficio federale della salute pubblica. 16 reclami sono già stati depositati.
A causa di questi ricorsi, la diminuzione del prezzo di 22 preparati non è potuta entrare in vigore come previsto.
I ricorsi non erano previsti, in quanto il calo dei prezzi risultava da un accordo stipulato lo scorso aprile fra le autorità e il ramo farmaceutico. In cambio, le aziende farmaceutiche hanno ottenuto dalla Confederazione che i termini per l’ammissione di nuovi medicamenti sul mercato svizzero siano portati da 200 a 60 giorni.
Interpharma e altre aziende si erano impegnate a non opporsi alla riduzione del costo dei medicamenti. Avevano anche accettato di ritirare i reclami che avevano presentato contro un primo calo dei prezzi deciso nel 2012.
Ogni anno l’Ufficio federale della salute pubblica rivede un terzo dei medicamenti rimborsati dall’assicurazione malattia e confronta i loro prezzi con quelli praticati in Germania, Austria, Danimarca, Francia, Paesi Bassi e Gran Bretagna.
Sugli 800 medicamenti esaminati quest’anno, l’Ufficio ha deciso di ridurre il costo di 500. L’obiettivo è far risparmiare alle casse malati circa 200 milioni di franchi l’anno.
(Le Matin.ch)
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