Gli Stati nazionali sono ormai superati?


Alla fine dello scritto precedente sul tema NWO promettevo qualche informazione sui due principali personaggi europei che tramano se non proprio nell’ombra almeno alle nostre spalle per introdurre surrettiziamente il governo mondiale, un mostro proteiforme nominato non si sa da chi e che si sta tentando di venderci come diretta emanazione del Palazzo di Vetro (ONU) ma in realtà consubstanziale alla Casa Bianca (USA).

Jean Claude Juncker, 2 o 3 anni fa: “Noi prendiamo una decisione, la rendiamo pubblica e aspettiamo per vedere se ci sono reazioni. Se non scoppiano  proteste o sollevamenti popolari perché la maggior parte della pubblica opinione non capisce le conseguenze di quel che abbiamo deciso, allora facciamo ancora un piccolo passo, uno dopo l’altro, fin che non è più possibile il ritorno”. E`esattamente in questo modo che si è introdotto prima lo “scudo”, poi l’”euro”, il capolavoro monetario che sta distruggendo la stessa opera di questi abominevoli apprendisti stregoni.

Una frase, quella di Juncker, che indica senza possibilità di dubbio l’incredibile e intollerabile supponenza del personaggio e il disprezzo in cui tiene i normali cittadini, lui che per più di 25 anni è stato primo ministro di un Granducato da operetta e per più di 10 anni presidente di un Eurogruppo (ministri delle finanze dei paesi UE) che ha sepolto l’Europa intera sotto una montagna di debiti più alta dell’Everest. Roba da doversi mettere i guanti per dargli la mano!

Angela Merkel, di professione curatrice della propria carriera, una zuppa e pan bagnato di democristianità e socialdemocrazia senza uguali, alla giornata delle Chiese a Dresda, nel 2011, ha testualmente dichiarato: “Se si vuole un Nuovo Ordine Mondiale efficace, allora non si potrà evitare di cedere ad altri sovranità e diritti nazionali”. Chi siano o saranno gli “altri” per il momento lo ha taciuto. Ce lo dirà magari, spero, dopo essersi assicurata, è la sua professione, la quarta rielezione.

Il 9.11.2009  a Berlino si è espressa, con l’eleganza retorica che entusiasma i suoi sostenitori e che bisogna riconoscerle, così: “La domanda più avvincente su come superare i muri che ci dividono sarà questa: gli Stati nazionali sono disposti e capaci di cedere competenze a organizzazioni multilaterali ad ogni e qualsiasi costo?”

L’attenzione del cittadino è subito attratta da quel “cedere competenze”, che ci allarma immantinente. Ma il veleno è tutto da un’altra, apparentemente anodina parte del discorso. Sta nel “superare i muri”. Visto che il discorso è del 2009, non si tratta del muro di Berlino, caduto nel 1989, ma niente di più e niente di meno che dei confini nazionali. Bisogna superarli, ed è quel che tutti gli europei già hanno accettato e che noi svizzeri, ingannati (io no, ero nella minoranza che ha votato no, si votasse oggi saremmo sicuramente maggioranza, ma “lu latte sta versato”) da un Consiglio federale al quale non affibbio aggettivi, abbiamo subito sotto il nome di Schengen: libera circolazione delle persone, ed è effettivamente un bene, ma anche dei criminali che ci invadono un giorno sì e l’altro pure, sfruttamento insensato delle nostre prestazioni sociali, padroncini, frontalieri in crescita esponenziale (ma qui la colpa non è di Schengen, ma di chi chiama i frontalieri), strade intasate, ecc. ecc.

Un esempio, Schengen, della tecnica descritta da Juncker: le proteste ancora non si placano, e allora i fautori del NWO aspettano pazienti, sereni e tranquilli. Il popolino è docile, prima o poi abbassa la cresta. Penso che dopo la libera circolazione verrà la libera immigrazione: è il sistema più rapido ed efficace per disciogliere, anzi demolire gli stati nazionali, cosa indispensabile per creare ex novo l’Uomo che dovrà vivere nella NWO, sotto la guida di chi non si sa, ma ho il sospetto che potrebbe trattarsi della parte più intelligente dei visi pallidi.

Gianfranco Soldati