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La Zona euro sempre nella spirale del debito

Il prossimo anno gli Stati membri della Zona euro prenderanno a prestito sui mercati fra 850 e­­­ 900 miliardi di euro. Se da un lato diminuiscono i deficit di bilancio, dall’altro aumentano gli importi da rimborsare.

Deficit in calo ma un debito enorme. La Zona euro avrà bisogno di tempo per cancellare l’impronta della crisi e uscire dalla spirale del debito.
L’anno prossimo, gli Stati che ne fanno parte contrarranno debiti sui mercati finanziari per 850-900 miliardi di euro, stando alle previsioni degli analisti.
Una cifra impressionante ma comunque leggermente inferiore agli importi del 2013, un anno dove hanno pesato molto le difficoltà di bilancio di diversi paesi.

Se si considera unicamente la liquidità di cui gli Stati membri hanno bisogno per coprire i deficit di bilancio, allora il calo è significativo.
Secondo la banca d’affari newyorchese Morgan Stanley, le emissioni nette (il “nuovo” debito) non sono mai state così deboli dal 2008, ossia dall’inizio della crisi economica.
Raggiungeranno circa 2515 miliardi di euro, il che riflette una riduzione dei deficit della Zona euro di circa 100 miliardi fra 2013 e 2014.

La Germania emetterà solo 6 miliardi di euro di nuovo debito, il che rappresenta un minimo rispetto ai 150 miliardi che il paese dovrà prendere a prestito sui mercati.
La Germania è un chiaro esempio di paese che prende a prestito sotto il peso del debito passato. Qualche mese fa Wolfgang Schäuble, ministro delle finanze, aveva dichiarato che il deficit 2014 sarebbe stato il più basso degli ultimi 40 anni, “grazie alla disciplina sulle spese”.

L’Italia mantiene il suo posto di maggior mutuatario della Zona euro, con 240 miliardi di euro.
La Spagna si posiziona al quarto posto con 125 miliardi, ma secondo gli analisti rispetto all’Italia emetterà una quantità maggiore di nuovo debito.

Redazione

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