La Svizzera non collaborerà in caso di consegna di dati bancari rubati, ma comunicherà informazioni utili alla lotta contro il riciclaggio di denaro. Lo ha deciso il Consiglio federale.

La Svizzera continuerà a non collaborare con le autorità estere che si faranno forti di dati bancari rubati per ottenere assistenza amministrativa fiscale.
Il Consiglio federale ha abbandonato questo progetto previsto nell’ambito della revisione della legge ad hoc e ha trasmesso il messaggio al Parlamento.

La revisione dovrebbe permettere al paese di accedere alla fase successiva e evitare di essere posta nella lista nera dei paradisi fiscali.
Secondo il Consiglio federale, le precisazioni concernenti l’informazione differita dei contribuenti colpiti da una richiesta di assistenza permetteranno di essere conformi alla norma dell’Ocse.

Dal 1. novembre, l’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro potrà inoltre comunicare i numeri dei conti bancari alle parti estere.
Il Consiglio federale ha fissato l’entrata in vigore della revisione della legge. La Svizzera ha dovuto modificare la sua pratica a causa della pressione internazionale.