Categories: Focus

Primavera araba : la lotta fra le élite politiche

Dopo i sollevamenti popolari della Primavera araba, i paesi del Nord Africa stanno ancora vivendo un periodo di grandi turbolenze.

Dopo i processi elettorali che hanno visto la salita al potere degli islamisti, i paesi del nord Africa vedono crescere le tensioni fra le élite tradizionali e quelle nuove. In queste società in piena trasformazione, ad acquisire una maggiore visibilità sono le élite religiose.
Parallelamente, le nuove élite, derivanti dall’Islam politico, cercano di consolidare il potere non solo infiltrando le istituzioni statali.
Confronti e crisi politiche riescono a nascondere a malapena la dinamica in atto che oppone le forze nuove a quelle tradizionali. Questa sfrenata competizione per i controllo della sfera economica fa temere la probabilità di uno “choc delle élite” che avrà un sicuro impatto sui cambiamenti in corso nella regione.

Le forze economiche del nord Africa hanno storie diverse, intimamente legate alla maniera in cui si è svolta la decolonizzazione e al rapporto che i diversi paesi hanno con le ex colonie. Non si tratta di forze monolitiche ma sono piuttosto costituite da gruppi con visioni e interessi convergenti.

Le forze economiche tradizionali del nord Africa hanno le loro abitudini a Parigi, Londra o Washington. I nuovi arrivati preferiscono le capitali del Medio Oriente, Jeddah, Abu Dhabi, Doha. Centri di gravità internazionali radicalmente diversi.
Ideologicamente, la frattura fra i due gruppi è profonda, perchè dal tempo della decolonizzazione le vecchie élite economiche hanno portato un ideale di separazione fra il politico e il religioso.
Le nuove élite islamiste del nord Africa preferiscono il modello di secolarizzazione del politico ispirato dagli Stati Uniti. Tuttavia nei loro discorsi fanno attenzione a non evocare la sua manifestazione più estrema, il periodo neo conservatore di George Bush Jr.

Dall’arrivo al potere degli islamisti, le vecchie élite economiche accusano i nuovi arrivati di incompetenza, mentre le nuove élite accusano i vecchi dirigenti di illegittimità.

L’incapacità degli islamisti nel nord Africa di proporre un modello economico alternativo, costruito su una migliore ripartizione della ricchezza e un ritorno alla crescita dinamica sembra dare ragione ai loro detrattori.
Questi ultimi li accusano di inesperienza negli affari di Stato, di condurre una politica volta al peggio.
Inoltre, le difficoltà nell’attuazione delle riforme necessarie per migliorare il governo, che avevano costituito la colonna portante delle promesse elettorali di Ennahda in Tunisia o dei Fratelli musulmani in Egitto confortano la tesi di quelli che affermano che gli islamisti del nord Africa non assomigliano a quelli del partito turco AKP.
In effetti, questo partito aveva saputo alleare riforme strutturali e opportunità economiche per far emergere la Turchia.
Questo confronto è accentuato dalla resistenza delle vecchie élite ai tentativi di conquista del territorio da parte del potere islamista.

Nell’Africa del nord si sta formando uno “choc delle élite” a ogni livello e diviene urgente organizzare il dialogo basato sul reciproco rispetto e smettere con la caccia alle streghe.
E’ essenziale che le vecchie élite accettino di condividere maggiormente, soprattutto sul piano economico e che le nuove élite resistano alle tentazioni di egemonia.
Se queste élite non faranno velocemente un apprendistato in democrazia, corrono il rischio di destabilizzare a lungo termine la riva sud del Mediterraneo.

(Le Monde.fr)

Redazione

Recent Posts

Il robot Protoclone e l’incubo di Frankenstein. La Hybris della scienza

Nel cuore del XXI secolo, la tecnologia continua a superare i limiti imposti dalla natura,…

3 ore ago

Donald Trump: Un Leader per la Pace, mentre l’UE alimenta la Guerra

Mentre il mondo assiste con speranza ai primi segnali di dialogo tra Stati Uniti e…

3 ore ago

“Caravaggio: il corpo ritrovato” – È veramente lui? E chi l’ha ucciso?

Vocazione di san Matteo (part.) Nel documentario televisivo “Caravaggio: il corpo ritrovato” si ricostruiscono le ricerche…

6 ore ago

Tre informazioni (in)utili sul salto nel vuoto di Felix Baumgartner

L'austriaco Felix Baumargtner è entrato nella Storia il 14 ottobre 2012 diventando il primo uomo…

7 ore ago

Il giorno che Carlo V compi’ 30 anni

Il 24 febbraio 1530, giorno del suo trentesimo compleanno, Carlo V venne incoronato Imperatore del…

8 ore ago

Accordo di sottomissione all’UE: il gioco sporco

Come noto, la Commissione di politica estera del Consiglio nazionale ritiene (a maggioranza) che l’accordo…

10 ore ago

This website uses cookies.