Dopo diciannove ore di lavoro il relitto della Costa Concordia è tornato in asse. A dare l’annuncio, intorno alle 4 di martedì mattina è stato il Capo di Protezione Civile Franco Gabrielli: “La rotazione è conclusa. La nave è ora appoggiata sulla piattaforma. Abbiamo segnato un punto decisivo per l’allontanamento della nave dal Giglio.”

Ora ci sono due priorità. La prima è la ricerca dei dispersi. “È stato già ricostituito il gruppo – ha detto Gabrielli – Partiremo a breve con le immersioni per la ricerca dei corpi dei dispersi.
Al momento i corpi non sono stati ancora ritrovati. Quindi l’ipotesi che fossero tra lo scafo e il fondale appare per ora senza riscontro.”
L’altra priorità è garantire la nave nella sua stabilità e nella possibilità di affrontare tutte le condizioni meteomarine con misure aggiuntive da subito.

La fiancata del lato dritto della nave è danneggiata. Saranno quindi necessari lavori di ristrutturazione, per poter poi montare i cassoni laterali.
Gabrielli ha detto che la fiancata della Concordia riemersa dopo l’operazione di rotazione della nave è più integra di quanto appare da lontano.
Una situazione, dunque, meno preoccupante del previsto : “Questa sorta di schiacciamento che si vede risulta amplificato dai balconi spazzati via, mentre la facciata sembra più integra di quanto apparisse. D’altra parte i cassoni vanno fissati dalla linea di galleggiamento in basso e la sensazione è che parte in basso sia meno compromessa. Comunque ci sarà da lavorare, non sarà un gioco da ragazzi.”

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