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La Costa Concordia è stata staccata dalle rocce

Prima la Costa Concordia era adagiata sulla fiancata, ora poggia sullo spigolo della chiglia. Rinviate di tre ore (dalle 6 alle 9) le operazioni, a causa del maltempo: Alle 12 lo scafo s’è staccato dalle rocce in cui era incagliato. Alle 15 s’è sollevato dal mare di due metri.

Cavi d’acciaio pari a 4 volte la Tour Eiffel e giganteschi galleggianti impiegati perché la nave lasci il Giglio. Alla fine sarà possibile cercare i resti dei due dispersi.

Venti mesi dopo il terribile incidente che ha causato la morte di 32 persone, la Costa Concordia si appresta a lasciare il Giglio.
Le operazioni, inizialmente programmate per le 6 di lunedì mattina ma rinviate dopo la pioggia della notte, sono coordinate dal capo della Protezione Civile Franco Gabrielli e dovrebbero durare 12 ore.

Tre le fasi previste: il disincaglio da due speroni di roccia che hanno penetrato lo scafo; quindi i martinetti dovranno fare in modo che le funi che avvolgono il relitto si accorcino, e i galleggianti giganteschi che affiancano la nave dovrebbero far emergere per intero lo scafo.
Il tutto dovrebbe consentire il riequilibrio dei pesi e la rotazione dello scafo.

L’operazione è una prima assoluta: non c’è un precedente di dimensioni simili. La rotazione della Concordia terminerà quando sarà appoggiata sul fondale `artificiale´ a 30 metri di profondità. A quel punto la nave dovrà essere messe in sicurezza.
“Solo allora – ha detto Gabrielli – si consentirà la ricerca dei due corpi dispersi, Maria Grazia Trecarichi e Russel Rebello, affinché le famiglie possano riavere i loro cari.”

ORE 15: LO SCAFO SI SOLLEVA DAL MARE DI DUE METRI
La rotazione dello scafo della Costa Concordia finora è stata di tre gradi, ma la parte che si è risollevata dall’acqua è molto più ampia: un paio di metri.
Lo scafo, finora schiacciato dal suo peso per un metro e mezzo, ha infatti recuperato parte della forma originaria. Di fatto si è riaperto come un soffietto.

ORE 14,40 CASSONI SULLA FIANCATA DI DRITTA
Sulla fiancata di dritta della Costa Concordia, quella che per buona parte è stata sempre fuori dall’acqua, si notano undici cassoni.
Ad un certo punto della rotazione nove di questi aiuteranno la nave a ruotare, spingendola in basso: prima con il loro peso, poi con l’acqua di mare che sarà fatta entrare lentamente all’interno attraverso un sistema di valvole.
I cassoni più grandi sono l’equivalente di un palazzo di 11 piani e ciascuno pesa 523 tonnellate. I più piccoli, sette, sono alti undici metri di meno, ovvero poco meno di 22 metri.

ORE 14,10: LA CONCORDIA SI RIALZA, ORA POGGIA SUL “GINOCCHIO”
La Costa Concordia, che prima era adagiata sulla fiancata, ora poggia sul ginocchio, che in termine marinaresco indica lo spigolo della chiglia.
La nave poco dopo mezzogiorno si è staccata dalle rocce in cui era incagliata. La conferma è arrivata dalle immagini delle telecamere subacquee robotizzate. Il ginocchio della nave poggia sul fondale che è stato livellato con sacchi di malta.

ORE 12,30 FINITA LA FASE 1: RELITTO STACCATO DALLA ROCCIA. FIANCATA DEFORMATA
«Il relitto si e’ staccato dal fondo, lo abbiamo visto con le telecamere subacquee. E’ tutto assolutamente nelle previsioni – ha detto Sergio Girotto, responsabile del progetto Titan Micoperi.
La rotazione della Concordia sta avvenendo secondo le previsioni ma dalle informazioni raccolte da strumenti e telecamere la fiancata di dritta, cioè quella sommersa, presenta una significativa deformazione che potrà essere verificata meglio solo a operazione conclusa.

ORE 11,50: 56 CATENE DA 26 TONNELLATE
Per far ruotare la Costa Concordia sono utilizzate 56 catene, che passano sotto lo scavo e sono fissate al fianco sinistro del relitto.
Ciascuna catena misura 58 metri e pesa 26 tonnellate: un solo anello 205 chili. Ventidue fanno perno sulle undici torri ancorate stabilmente al fondo marino e saranno tese grazie a martinetti idraulici.
Trentasei martinetti si trovano anche su nove degli undici cassoni montati sul lato sinistro. Per favorire la rotazione sarà esercitata una forza pari a 23.800 tonnellate.

ORE 11. EMERSO IL PRIMO METRO DI NAVE SOMMERSA
Si inizia a vedere la parte sommersa della Costa Concordia. La nave ha ruotato di circa un metro.
La parte appena emersa si distingue nettamente da quella che era già fuori dal fatto che è completamente arrugginita.

ORE 9,50 “IL MINISTRO ORLANDO: CHIEDEREMO I DANNI AMBIENTALI”
Il ministero dell’Ambiente potrebbe presentare alla Costa Crociere una richiesta di risarcimento per i danni ambientali causati al largo dell’Isola del Giglio dalla Costa Concordia.
A prospettarlo è il ministro Andrea Orlando: “Credo che ci siano tutte le condizioni. L’impatto ambientale complessivo lo dovremmo vedere quando il relitto sarà rimosso.”

ORE 9,29 ODORE DI MARCIO
Dal relitto della Costa Concordia si sprigiona un odore di marcio, dovuto alla decomposizione del materiale organico presente nella nave, prevalentemente le derrate alimentari che erano presenti al momento del naufragio.
Si tratta però di emissioni contenute nei limiti previsti, ha assicurato Franco Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione della Concordia per Costa. “Le emissioni – ha sottolineato – sono sottoposte a continuo monitoraggio.”

ORE 9,20 PER ROTAZIONE IN AZIONE 36 CAVI DI ACCIAIO
La nave Concordia è imbragata con 36 cavi di acciaio con un tiro iniziale di 60 tonnellate. Ogni incremento di tiro equivarrà a circa 10 tonnellate.
Il primo movimento sarà monitorato con le apparecchiature e per mezzo di telecamere subacquee. Per riportare in piedi lo scafo i cavi dovranno essere tirati di circa 21 metri, 3,5 metri per ogni ora in modo da effettuare un’azione costante ma non pericolosa per la struttura della nave.

ORE 9,02: AL VIA LA ROTAZIONE. DODICI ORE PER IL RECUPERO
È iniziata da pochi istanti l’operazione di parbuckling, la rotazione della Costa Concordia con la quale si tenterà di raddrizzare la nave naufragata il 13 gennaio del 2012. Girotto ha confermato che le operazioni dovrebbero durare circa 12 ore.

8,40 : I NUMERI DELL’OPERAZIONE: CAVI PARI A 4 VOLTE LA TOUR EIFFEL
Per favorire la rotazione sarà fornita una forza di circa 23mila tonnellate; 22 i mezzi navali e 8 le chiatte coinvolte, più di 500 persone di 26 nazionalità lavorano alla rotazione del relitto che misura una lunghezza di 300 metri e oltre 114mila tonnellate di stazza.
Oltre 30mila le tonnellate di acciaio equivalenti, necessarie all’operazione, ed equivalenti a quattro volte il peso della Tour Eiffel.
Sono state installate 56 catene di cui 22 sul lato dritto e che, passando sotto il relitto, sono ancorate al sistema di hold back towers.
Ciascuna misura 58 metri in lunghezza e pesa 26 tonnellate. Il fondale artificiale e’ composto da più di 1180 sacchi di Malta cementizia che, complessivamente, hanno un volume di più di 12000 metri cubi e pesano più di 16000 tonnellate.

(La Stampa.it)

Redazione

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