Entro la fine del 2013, i clienti francesi della banca devono fornire i loro giustificativi d’imposta, pena la cancellazione dei loro conti. Trattamento speciale previsto per i clienti facoltosi.
Direttore del Credit Suisse per l’Europa, Romeo Lacher ha avviato lunedì l’Operazione “Hexagone”, un piano che i suoi collaboratori stavano preparando da mesi.
Il responsabile dell’operazione, Thomas Wirth, ha approntato un piano di battaglia dettagliato, che prevede che tutti i fondi di clienti francesi non dichiarati al fisco siano allontanati nei mesi che restano sino a dicembre.
Per il CS si tratta di migliaia di clienti non “regolamentari”. Siccome gran parte di essi hanno scelto l’opzione “posta trattenuta” presso la banca, l’ordine è di non inviare disdette per lettera, ma di contattare ognuno telefonicamente e trasmettere personalmente la cattiva notizia.
Clienti che hanno garantito per anni ai collaboratori del CS un buon salario e dei bonus grazie al pagamento di tasse e commissioni elevate verranno messi di fronte a una scelta : fornire entro dicembre la prova che hanno dichiarato al fisco i loro fondi presso la banca, oppure veder chiudere i loro conti a partire dal gennaio 2014.
Eccezione per i clienti facoltosi
I ricchi clienti del Credit Suisse beneficeranno di un’eccezione. Sono stati posti in una lista separata chiamata “Out of Scope”. E’ possibile che troveranno dei PEP, delle “Politically Exposed Persons”, ossia importanti attori politici.
Gli altri clienti, quelli con fondi meno importanti, dovrebbero cedere al fisco almeno il 40% dei loro averi non dichiarati. In casi estremi la fattura potrebbe raggiungere l’80%.
L’autodenuncia non garantisce l’anonimato. Chi si annuncerà all’amministrazione fiscale verrà registrato e dovrà attendersi di rimanere “sospettato” anche in futuro.
(Bilan.ch)