In previsione di un eventuale attacco militare in Siria, il dipartimento di Stato americano ha deciso di far evacuare il personale diplomatico “non necessario” dalla sua ambasciata di Beyrouth, in Libano.

Ha anche chiesto ai cittadini americani di lasciare al più presto il paese, che confina con la Siria e per motivi di sicurezza vi ha sconsigliato qualsiasi viaggio.

Gli Stati Uniti temono le minacce contro le sedi diplomatiche americane, così come gli attacchi del Hezbollah libanese, sostenitore del presidente siriano Bashar al Assad.

Venerdì diverse centinaia di persone hanno manifestato nelle strade di Beyrouth contro un eventuale attacco militare americano in Siria, senza riuscire a raggiungere l’ambasciata degli Stati Uniti, considerata “una sala operativa per la guerra contro la Siria”.

In un simile contesto, venerdì l’Italia ha mandato una nave da guerra vicino alle coste libanesi. La nave potrebbe essere utilizzata per evacuare le truppe italiane presenti nel sud del Libano, qualora la situazione in Siria diventasse critica, ma anche per sorvegliare le comunicazioni aeree grazie ai suoi sistemi radar sofisticati.

Il Wall Street Journal riporta dichiarazioni di responsabili americani che fanno stato di minacce agli interessi americani da parte di una unità di guardiani della rivoluzione iraniani.
Questi avrebbero chiamato degli attivisti in Iraq per condurre attacchi contro gli interessi americani a Baghdad, qualora azioni militari verranno lanciate in Siria.