Per il terzo giorno di fila Wall Street è in calo, sulla scia delle dichiarazioni rilasciare da due rappresentanti della Federal Reserve, secondo cui l’inizio del rallentamento del passo con cui la banca centrale americana acquista Treasury e bond ipotecari, attualmente per un valore complessivo di 85 miliardi di dollari al mese – potrebbe avvenire a settembre o ottobre.
Nelle prime battute, il Dow Jones perde lo 0,25% a 15.511 punti. Segno meno anche per lo S&P 500 a -0,26% a 1693 punti, mentre il Nasdaq segna un calo dello 0,73% a 3.658.
Il riaccendersi di questo timore ha messo al tappeto i listini asiatici con il Nikkei che ha lasciato sul terreno il 4%.
Alcuni operatori sostengono che i cali di Borsa non sono legati alla Federal Reserve, usata invece come scusa per vendere dopo i recenti rialzi (solo venerdì scorso gli indici avevano chiuso su nuovi record).
Mercoledì 7 agosto l’attenzione è sul presidente della Federal Reserve di Philadelphia, Charles Plosser, e poi su Sandra Pianalto, numero uno della Federal Reserve di Cleveland.
Dopo i commenti dai toni di falco di alcuni membri della Fed, il timore diffuso è che Ben Bernanke, in scadenza di mandato a fine anno, e soci abbiano intenzione di staccare presto la spina alle manovre straordinarie di allentamento monetario.
(Wall Street Italia.it)
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