I presidenti dei principali partiti politici svizzeri si esprimono dopo che Eveline Widmer-Schlumpf ha presentato la nuova soluzione destinata a far uscire la Svizzera dal conflitto fiscale con gli Stati Uniti.

Autorizzazioni individuali invece di una legge : mercoledì il Consiglio federale aveva presentato il suo Piano B dopo il rifiuto della Lex USA da parte del Parlamento.
Autorizzazioni che non saranno automatiche. Le banche dovranno ad esempio informare i loro impiegati in anticipo, prima di trasmettere i loro nomi agli Stati Uniti.

I presidenti di tre dei principali partiti svizzeri sono sulla medesima linea di pensiero : il piano B non risolverà il conflitto in atto. Tutto dipenderà dalla volontà degli Stati Uniti di accettare questa variante, invece della legge che loro volevano imporre.

Toni Brunner, presidente UDC : “Il Piano B è un approccio prematuro e insoddisfacente.”

Reguly Rytz, co-presidente dei Verdi : “Oggi non ne sappiamo molto di più che dopo il rifiuto della Lex USA.”

Christophe Darbellay, presidente PPD : “Si tratta di una soluzione temporanea in una situazione critica. Una spada da Damocle pende ancora sulla nostra piazza finanziaria.”

Christian Levrat, presidente PS, esprime invece un parere favorevole : “La decisione del Consiglio federale corrisponde a quanto aspettavamo. Sono contento che si sia potuta trovare una soluzione per proteggere il personale delle banche.”

(Le Matin.ch)