“Mandela vs Mandela” : dopo una settimana di tergiversazioni, i corpi di tre figli di Nelson Mandela sono stati esumati per essere trasportati a Mvezo, nel villaggio di Qunu.
La decisione, presa mercoledì 3 luglio da un tribunale, intende mettere fine a un’accanita lotta tra i famigliari di Mandela per decidere dove dovrà essere sepolto l’ex presidente, che oggi si trova tra la vita e la morte.
All’inizio le cose sembravano chiare. Il luogo di sepoltura di Mandela sarebbe stato Qunu, un piccolo villaggio nel sud del paese, evocato in diverse occasioni dallo stesso Mandela come sua ultima dimora.
Lì ha costruito una casa e nel villaggio vivono diversi membri della sua famiglia. Nel cimitero locale riposano i suoi famigliari.
In seno alla famiglia, però, le intenzioni di Mandela hanno dato luogo a diverse interpretazioni.
Da un lato si trova Mandla Mandela, 39 anni, nipote del’ex presidente, che nel 2007 era stato designato come capo del clan.
Mandla vorrebbe che suo nonno fosse sepolto non a Qunu ma a una trentina di chilometri, nel villaggio di Mvezo, dove Mandela era nato.
Dall’altra parte, la maggioranza della famiglia, c’è la volontà che la sepoltura avvenga a Qunu, dove Mandela sarebbe insieme a tutti i suoi antenati.
Minoritario nel suo clan, Mandla Mandela aveva ordinato nel 2011 l’esumazione e il trasferimento da Qunu verso Mvezo di tre figli di Nelson Mandela (Makaziwe, morto alla nascita, Thembekile, morta a 24 anni e Makgatho, morto a 55 anni). Con questa decisione Mandla Mandela desidera rendere ineluttabile l’arrivo delle spoglie funebri di suo nonno nel villaggio.
Le tradizioni dei Xhosa, l’etnia a cui appartengono i Mandela, impongono che i membri di una stessa famiglia, genitori e figli, siano sepolti nello stesso luogo. La maggioranza della famiglia vuole che questa tradizione sia rispettata.