Dopo mesi di attesa, è finalmente giunta l’ammissione dalle autorità saudite : il re, Abdallah bin Abdelaziz, è “clinicamente morto”.
Secondo fonti mediche, gli organi vitali del sovrano 89enne hanno smesso di funzionare e a nulla è servito il ripetuto ricorso al defibrillatore.
E’ la seconda volta che si parla del decesso del monarca : lo scorso novembre già si parlava di uno stato comatoso irreversibile, a seguito di una complessa operazione chirurgica (vedi correlati).
I sospetti sono che già allora il re fosse clinicamente morto e che nell’impasse della sua successione si sia prolungata l’attesa per l’annuncio “ufficiale”.
La casa regnante tace, il controllo delle notizie sulla salute dei suoi membri è un tabù inviolabile.
Da tempo il re non si faceva vedere in pubblico. Prima di succedere al fratellastro Fahd, dal 1995 al 2005 era stato principe ereditario e reggente, a causa dell’impossibilità di Fahd di governare (aveva avuto un ictus).
Appena giungerà la conferma ufficiale della morte, si apriranno ufficialmente i giochi per la complicata successione, che vedrà in corsa gli anziani e malandati fratelli del re, una ventina.
La linea di successione al trono saudita passa dai fratelli nati dal fondatore del regno, Abdelaziz ibn Saud, morto nel 1953.
Da allora, cinque di loro sono diventati re.
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Adesso basta, é ora che la famiglia Saud lasci il comando a qualcuno eletto dal popolo o finiranno per atrofizzarsi