Da lunedì 6 maggio il cardiologo Alessandro Del Bufalo (PLR) è il nuovo presidente del Gran Consiglio. Succede al leghista Michele Foletti.

Un passaggio di consegne avvenuto senza polemiche, si legge nell’edizione odierna del Corriere del Ticino: “un fatto eccezionale dopo quanto avvenuto negli ultimi anni. Esattamente un anno fa Foletti era rimasto vittima della polemica tra la Lega e il PS per le esternazioni nei confronti di Giovanni Orelli.
… Non ci sono stati problemi né scossoni, anzi, è stata una cerimonia in tono minore. In aula non c’erano gonfaloni e sul tavolo presidenziale c’era un mazzetto di fiori, mentre sulle tribune nessuna scolaresca, i parenti e qualche amico di Del Bufalo.
Foletti, prima di tornare tra i banchi, non ha risparmiato una tirata d’orecchie ai colleghi di quelle commissioni che «oggettivamente hanno reso troppo poco» lasciando in eredità al prossimo Ufficio presidenziale il compito «di un ripensamento ampio della composizione, del funzionamento e delle regole del nostro Parlamento».
… Poi ha parlato il neoeletto: «Se il Canton Ticino vuole riconquistare competitività, dobbiamo riflettere sull’esperienza negativa dei nostri vicini e domandarci se valga la pena aumentare il peso delle tasse o rinunciare piuttosto ad aumentare la spesa pubblica (…) Dobbiamo aiutare chi si trova in difficoltà e fare in modo che la vita costi meno ai cittadini, anche aumentandone il loro potere d’acquisto».

Del Bufalo ha avuto un commento anche per l’AC Bellinzona : «Molti si chiedono perché una società sportiva in difficoltà finanziarie è obbligata a pagare i contributi sociali previsti dalla legge e rischiare il fallimento, quando grandi istituti assicurativi hanno impunemente sottratto risorse economiche e trasferito premi da un Cantone all’altro, in barba ai principi che da sempre sono a fondamento del federalismo elvetico. È vero, sono due cose molto diverse, ma andatelo voi a spiegare alla nostra gente».