A Tripoli i miliziani assediano gli uffici ministeriali e chiedono le dimissioni del governo guidato dal primo ministro Zeidan, all’indomani dell’approvazione della legge che estromette dalla cosa pubblica tutti gli ex fedeli del colonnello Muammar Gheddafi.

Agli ex collaboratori di Gheddafi che ancora detenevano una carica pubblica, governativa o amministrativa, verrà ritirato l’incarico. In segno di protesta, folti gruppi di miliziani armati hanno circondato alcuni ministeri a Tripoli chiedendo le dimissioni del governo guidato dal primo ministro.
La legge (approvata con 164 voti a favore su 200 e solo 4 contrari) prevede l’esclusione da posti di responsabilità di chiunque abbia avuto un ruolo pubblico dal settembre 1969, quando Muammar Gheddafi prese il potere, fino alla sua morte, il 20 ottobre 2011 a Sirte.
Al momento, non è chiaro se saranno previste eccezioni e se verrà formata una commissione per escludere alcuni nomi.

Per il primo ministro Zeidan il provvedimento varato ieri è negativo : infatti, lui stesso rischia di essere deposto insieme ad altri 4 ministri, così come il presidente dell’Assembla Nazionale, Mohamed Magarief. Tutti loro erano diplomatici durante il regime di Gheddafi.