Categories: CulturaPrimo piano

Piacere e felicità – dai Mialoghi di Sussy Errera

Siamo in un’epoca in cui tutto viene quantificato, perfino la felicità. Si è tenuto in questi giorni un convegno che appunto discuteva di questo argomento e lo sai, Gatto, che hanno fatto delle tabelle per misurare i livelli di felicità? Si sono incontrati tanti cervelloni, filosofi, sociologi, psicologi e perfino specialisti del cervello e fra tutti hanno preparato dei grafici da cui poter leggere quanto uno sia felice o meno. A me sembra un po’ come voler inchiodare una farfalla. La felicità mi pare una condizione così sottile e fluida, correlata a un infinità di punti interrogativi, soggettivi e oggettivi, per cui appare assai difficile inquadrarla fra due coordinate.

Ci ho ripensato un po’ e per quel che mi riguarda non riesco a trovare un punto fermo. Ho l’impressione che la felicità si debba piuttosto avvicinare al carpe diem, un momento fuggevole ma prezioso.

In Bhutan hanno tentato di farne una qualità di vita per tutti i cittadini. Se ne occupa il re di persona emanando leggi per facilitare il raggiungimento di questa beata condizione a tutti i livelli. Una cosa certo molto lodevole, forse un esempio da seguire, ma ahimè, irto di innumerevoli difficoltà. Intanto non credo si possa parlare di una felicità comune a tutti, ognuno la vede a modo suo, a seconda delle proprie esigenze. Poi c’è un altro problema, il piacere, che spesso confina con questa illusoria felicità. In realtà il piacere è molto più fuggevole e la felicità che pure a me appare assai poco stabile, dovrebbe invece rappresentare una condizione duratura. Ma anche per il piacere, il problema si pone sempre partendo dal soggetto. In tedesco c’è un modo di dire che mi sembra illustri questa situazione:“Quello che per uno è un gufo, per un altro è un usignolo.”

Sono infinite le cose, anche modeste, che possono provocare un attimo di piacere: un sorso di un buon vino, il viso di una bella ragazza, una musica gradita, diversa per ciascuno di noi, e tante altre cose. Tra i piaceri vorrei elencarne uno, e non tra i minori, che in un certo modo ti riguarda: le fusa di un gatto felice, è un sentimento che facilmente si propaga anche a chi lo tiene in braccio. Personalmente ho i miei piccoli piaceri giornalieri, incominciando dal mattino. C’è quel lasso di tempo tra l’apertura degli occhi e la decisione di alzarsi che, prolungato, è fonte di segreto piacere. Stiracchiare ancora il tempo per qualche minuto, quasi lasciandosi ricadere in quel beato torpore del dormiveglia, prima di prendere l’eroica decisione. Poi fa seguito un altro piccolo piacere, la spremuta fresca di un paio di arance, da sorbirsi a piccoli sorsi. A questo segue qualcosa di cui ti ho parlato più volte, il piacere del bagno, quel momento rilassante in cui dimenticare ogni cosa e lasciarsi cullare dalla fantasia. A metà mattina c’è il rito del tè o tisana preceduto dall’accurata scelta a seconda del tempo atmosferico e dell’umore, dell’ingrediente necessario, tisana calmante oppure tè cinese per risvegliare gli umori sopiti. Così la giornata può essere scandita da innocenti piccoli piaceri, o anche da momenti più consistenti, come l’ascolto di un preludio e fuga di Bach, piccolo miracolo che arriva sulle onde di una trasmittente radio di musica classica che purtroppo, molto spesso ci offre tanta di quella musica che io chiamo di mezza tacca, piccole composizioni scorrevoli di musicisti non a livello dei sommi, ma che forse corrispondono al gusto del grande pubblico.

La musica però, se è quella giusta e se ci arriva nei momenti propizi può essere fonte di autentica felicità come mi è capitato di recente con l’Oratorio di Natale di Bach. E’ stato veramente un momento felice: il telefono staccato, nessuna visita e l’ascolto filato di quasi due ore a un livello altissimo. Mi rendo perfettamente conto che in questo tipo di felicità hanno buona parte anche le condizioni di spirito in cui uno si trova, una somma di fattori che collegati ci mettono nella perfetta situazione di gustare questo fuggevole momento.

Se penso però alla felicità in modo astratto mi si presentano subito allo spirito immagini della natura: il momento magico del raggiungimento di una vetta di montagna che d’improvviso ti spalanca davanti un paesaggio mozzafiato, o un tramonto in una baia segreta di mare con le ondine languide che vengono a morire sulla spiaggia. E, sommo piacere che può proprio procurare il mare e che a volte può anche prolungarsi in veri attimi di felicità, il momento dell’immergersi in un’acqua di gradevole temperatura, silenziosa e calma che ti accoglie come un abbraccio.

Però, ripensandoci, il piacere più vero, più assoluto e indimenticabile è ancora quello di tanti tanti anni fa, quando tenevo in braccio mio figlio neonato e, offrendogli il petto, sentivo lo scorrere della vita mia in lui. Questo flusso di amore e di sostanza vitale ci collegava ancor più di quando, prima della nascita, lo sentivo muovere dentro di me.

Sussy Errera


Relatore

Recent Posts

La doncella de Llullaillaco – 13 anni e sacrificata agli dei

I capelli della mummia di una ragazzina rinvenuta in Sud America raccontano gli ultimi mesi…

10 ore ago

Cercasi mecenate per la Scuola Steiner di Origlio: un patrimonio educativo da salvare

Nel cuore del Canton Ticino, tra le dolci colline e i paesaggi verdeggianti, sorge la…

15 ore ago

In una dolce notte di luglio il senatore Edward Kennedy…

L'incidente di Chappaquiddick avvenne nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1969 sull'isola…

23 ore ago

Ezechiele, il profeta biblico a cui Karl Jaspers diagnosticò la schizofrenia.

di Liliane Tami Ezechiele, che visse la deportazione del Popolo d'Israele dopo alla terribile distruzione…

1 giorno ago

25 marzo: l’Annunciazione dell’Angelo Gabriele a Maria

La Solennità dell'Annunciazione del Signore si celebra il 25 marzo, esattamente nove mesi prima del…

1 giorno ago

“Donna Maura Lucenia”, la seconda vita da monaca di Margherita Farnese

Principessa del ducato di Parma, Margherita Farnese (7 novembre 1567 - 13 aprile 1643) andò in…

1 giorno ago

This website uses cookies.