È scaduto alle ore 18 il termine per la presentazione delle candidature di ballottaggio. Il partito liberale-radicale luganese, dopo essersi preso il poco tempo disponibile per decidere (una settimana) e dopo avere seriamente considerato l’eventualità di giocare la carta a sorpresa Giovanna Masoni, ha rinunciato. Marco Borradori è il nuovo sindaco, e primo sindaco leghista, della Città.
Questo il comunicato ufficiale:
“L’Ufficio presidenziale esprime sentimenti di viva gratitudine a Giorgio Giudici, che con la sua brillante elezione personale, ha permesso al Partito – malgrado la perdita della storica maggioranza cittadina – di migliorare percentualmente il proprio risultato elettorale. Esprime pure sentiti ringraziamenti a Giovanna Masoni Brenni e agli altri candidati sulle liste del Municipio e del Consiglio Comunale, che – grazie a un profilato “gioco di squadra” – hanno saputo dare al Partito credibilità e prospettive per una rapida ripresa, permettendogli di rivestire anche nella nuova legislatura un ruolo di riferimento responsabile della politica cittadina.
Con rinnovato spirito di servizio, il PLR, sentiti i due Municipali eletti, ha quindi deciso, nell’intento di evitare tensioni e conflitti (che potrebbero penalizzare lo sviluppo dei grandi progetti di Lugano), di rinunciare a presentare la candidatura a Sindaco (ballottaggio). Si auspica che il confronto costruttivo e propositivo fra i Partiti cittadini possa favorire una rinnovata collaborazione e coesione, indispensabili per il futuro di Lugano e il benessere dei suoi cittadini”.
Commento (fdm). Consummatum est. Il PLR, dopo avere esitato, ha – molti dicono saggiamente – rinunciato ad affrontare il ballottaggio, temendo una nuova sconfitta e un aggravamento della situazione, se non altro sul piano psicologico.
Il PLR si batte bene ma continua a perdere. Tutti la prendono con filosofia: Celio sospira “non si può vincere sempre”, Giovanna Masoni parla di “piccolo terremoto”, ReGiorgio si consola dicendo “ho dato il massimo” (ed è vero). Ma il PLR continua a perdere, dal 2011 ha subito una serie di sconfitte impressionante. È stupido e dannoso non volerne prendere atto. E contare su Bel Ticino e Paolo Bernasconi, o sulla morte improvvisa del leader immortale, o sulla fine del “Mattino della Domenica” perché non ci sarà più quello che caccia i soldi.
Bisogna capire perché loro vincono. Io sono certo, totalmente certo, che ci sono politici PLR che in 22 anni non l’hanno ancora capito.
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