La Corte europea dei diritti dell’uomo ha rimproverato martedì scorso al governo svizzero l’espulsione di un padre nigeriano, condannato nel 2006 per traffico di droga. Secondo i giudici, il rinvio viola il suo diritto alla vita privata e famigliare.

La Confederazione è stata condannata a pagare all’uomo un’indennizzo di 9’000 euro.

L’uomo, 40 anni, ha avuto due figlie da un primo matrimonio con una cittadina svizzera e di recente ha avuto un terzo figlio con una nuova compagna.
“L’allontanamento forzato del richiedente l’asilo è suscettibile di avere quale conseguenza che le sue figlie crescano separate dal padre – ha commentato la Corte, ritenendo che sia nell’interesse dei figli vivere vicino a entrambi i genitori.