Mercoledì il Consiglio Nazionale ha accettato una mozione del PPD che, nell’ambito della lotta alla criminalità, intende sottoporre determinati richiedenti l’asilo a test del DNA. Il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi.

La mozione è stata accolta con 92 voti a favore contro 85. Secondo il promotore della mozione, il presidente del PPD svizzero Christophe Darbellay, la criminalità straniera ha raddoppiato dal 2011, dall’inizio delle rivolte nei paesi arabi. I test del DNA permetterebbero di lottare efficacemente contro il fenomeno.
Darbellay aveva ripreso un’idea lanciata a suo tempo da Olivier Gueniat, capo della polizia giurassiana. La sinistra e i Verdi liberali si sono opposti al testo, invano, definendolo una procedura sicuramente efficace ma contraria al principio del liberalismo.

Il Consiglio federale, che anche si opponeva, aveva argomentato che test del DNA a titolo preventivo e in maniera sistematica su determinate categorie di richiedenti l’asilo è contrario al principio della proporzionalità iscritto nella Costituzione.
Sarebbe inoltre ingiusto, in quanto vi sono altri gruppi nella popolazione che mostrano un alto tasso di criminalità e che non sono sottoposti al test.

(Fonte : rts.ch)