Sta per uscire il libro di Matteo Cheda
Un timing eccezionale! (commento della Red.)
Sul fatto di che si tratti di un’operazione “puramente commerciale” non saremmo disposti a giurare (Red.)
La Lega dei Ticinesi prende atto con sconcerto e disgusto dell’iniziativa promossa da Matteo Cheda, ossia la realizzazione di un libro sul defunto Giuliano Bignasca. Iniziativa che Cheda ha lanciato – dimostrando pessimo gusto oltre che preoccupante attitudine allo sciacallaggio – a pochi giorni dall’improvvisa scomparsa del presidente della Lega dei Ticinesi.
E’ evidente che ci troviamo confrontati con un’operazione puramente commerciale, a scopo di lucro, che nulla ha a che fare con la tutela dei consumatori, ambito di cui si dovrebbero occupare i periodici pubblicati da Cheda.
La squallida vicenda ha ora conosciuto un’escalation non più tollerabile: nei giorni scorsi anche i non abbonati ai periodici di Cheda hanno ricevuto in buca lettere quello che dovrebbe essere un assaggio del libro su Giuliano Bignasca.
Il “campione” distribuito, oltre a concretizzare i peggiori sospetti di sciacallaggio, rende estremamente probabile che la pubblicazione sordidamente strombazzata altro non sarà se non un cumulo di diffamazioni e calunnie nei confronti di Giuliano Bignasca, oltre che della Lega dei Ticinesi.
Dal “campione” distribuito emerge infatti l’assoluta verosimiglianza che il libro di Cheda adempirà alla fattispecie di cui all’art. 175 del Codice penale, ossia diffamazione e calunnia contro un defunto (e magari anche contro persone viventi).
Di conseguenza, i familiari dello scomparso Giuliano Bignasca e la Lega dei Ticinesi compiranno tutti i passi del caso presso le autorità giudiziarie alfine di bloccare la pubblicazione di un libro dai contenuti calunniosi e/o diffamatori.
Giudichino poi gli abbonati ai periodici di Cheda con quale credibilità può difendere i diritti dei consumatori chi mira a biecamente lucrare sulla pelle di una persona defunta, a pochi giorni dalla sua improvvisa scomparsa.
Lega dei Ticinesi
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La Lega dei Ticinesi ha lucrato sul nostro defunto Profeta Muhammad (Pace e benedizioni su di lui) per anni.
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Bella la libertà di manifestazione del pensiero, vero?
Forse non ti è chiaro che al momento in cui il Nano è morto,
non era possibile sostituirlo, bensì solo stralciarlo dalla lista.
Se il figlio, a pochi giorni dalla morte del padre avesse avuto
la freddezza di stralciare il nome del proprio genitore, la Lega si
sarebbe trovata con una lista monca, ovvero di soli sei candidati anziché
sette.
Indi, per togliere il Nano dalla lista, bisogna essere del
tutto scemi.
Stesso discorso per coloro che manifestano la loro
indignazione per la sua presenza in lista, i quali, altrimenti o in aggiunta,
possono essere ignoranti (nel senso che non conoscono la legge sull’esercizio
dei diritti politici) e/o in malafede.