In Egitto le reazioni dell’opposizione alle dichiarazioni di domenica 24 marzo del presidente Mohamed Morsi non si sono fatte attendere.

Dal suo account Twitter, il presidente aveva minacciato di prendere misure adeguate contro i politici che saranno ritenuti responsabili degli scontri che hanno avuto luogo venerdì davanti alla sede dei Fratelli musulmani, movimento di cui fa parte lo stesso Morsi.

Il portavoce del Fronte di salvezza nazionale, la principale coalizione dell’opposizione, ha risposto che “dobbiamo aspettare il peggio. Le minacce di Morsi significano la morte dello Stato di diritto. Morsi ha dimostrato che è unicamente il presidente dei Fratelli musulmani.”
Per il quotidiano Al-Watan, le dichiarazioni del presidente sono una minaccia per l’opposizione, mentre il giornale Al-Masry Al-Youm accusa Morsi di voler prendere misure eccezionali contro i suoi oppositori e di cercare di intimidire i media.

I violenti scontri scoppiati sabato al Cairo tra islamisti e oppositori hanno fatto decine di feriti. I due campi si addossano la responsabilità delle violenze, che traducono le tensioni politiche che continuano a dividere l’Egitto, due anni dopo la caduta del regime del presidente Hosni Moubarak.

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