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Bachar al Assad è morto? Le voci si rincorrono sul web

L’annuncio della morte del presidente siriano Bachar al Assad sta suscitando clamore sui social network, dove ognuno dà la sua versione dei fatti, reali o immaginari.

Quel che più importa è che ancora non si sa qualcosa di certo : il presidente siriano è morto oppure è la solita bufala di Internet corredata dal solito fotomontaggio Photoshop?

A diffondere per primo la notizia è stato il portale d’informazione del Qatar “Altira”, secondo cui al Assad sarebbe stato colpito mortalmente da una guardia del corpo iraniana denominata “Mehdi Jacoby”, sabato sera.
Sarebbe morto in ospedale e la foto che viene fatta girare in Internet ricorda molto quella del cadavere di Muammar Gheddafi, il leader libico ucciso il 20 ottobre 2011.
Contatti siriani considerati degni di fede hanno categoricamente smentito : il presidente al Assad sta bene e nessuna guardia del corpo ha attentato alla sua vita. Al più presto farà un discorso alla televisione, in maniera che tutti possano vedere che è ancora in vita.

Redazione

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  • Bashar Al Assad non è morto.

    Il fondatore della free syrian army invece ha perso le gambe e rischia di morire a causa degli islamisti di al nusra.

    Altri aggiornamenti dalla Siria:

    Come anticipato alcune settimane fa, il quartiere di Baba Amr ad Homs ora è sotto il controllo dell esercito siriano. Il cuore della rivolta ha smesso di battere.

    Non ci sono piu notizie di avanzate della free syrian army ne a Damasco, ne ad Aleppo: zone in cui recentemente l'esercito siriano ha operato con successo.
    Anzi, è confermato dai media occidentali che le diverse brigate di mercenari in Siria hanno cominiciato a legnarsi tra di loro.

    Il portavoce della NATO ha escluso un intervento diretto.

    La domanda non è piu se l'esercito siriano è in grado di sopprimere i mercenari jihadisti.
    È solo una quesitone di tempo.

  • Notizie non ancora confermate della morte del fondatore del fronte islamista salafita di caproni di al nusra.
    È solo una questione di tempo ora.

    • Purtroppo mi ero sbagliato ed ammetto il mio errore.

      L'hanno solo ferito. Cmq non e piu al comando e ne devono trovare pure un altro, perche il comandante dell esercito siriano libero oggi e stato ammazzato da brigate islamisti

  • Bambina salafita, non hai piu niente da dire sulla Siria?

    Vuoi gli ultimi aggiornamenti?

  • Entro un mese Idleb sarà di nuovo sotto il controllo dell esercito siriano.
    Siria: stampa, esercito fa strage di libici e tunisini

    Almeno venti libici e diciannove tunisini, che combattevano contro le truppe lealiste siriane, sono rimasti uccisi in un attacco dell'Esercito a Idleb. Lo riferiscono fonti giornalistiche tunisine.

    L'esercito, in particolare, ha attaccato una unità del Fronte per la vittoria, formazione in gran parte composta da combattenti stranieri.

    (ats ans)

  • Notizia riportata da tutte le agenzie di stampa:

    "L'esercito siriano è all'offensiva in tutto il paese."

  • Siria. Il neo amministratore apostolico di Aleppo: "impedire l'arrivo delle armi"

    “Impedire l’arrivo ed il flusso di armi all’interno del Paese, istituire un coprifuoco in vista della ripresa del dialogo tra le parti in lotta per giungere il più presto possibile alla pace”. A chiederlo è padre Georges Abou Khazen, nominato ieri da Papa Francesco amministratore apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis del vicariato apostolico di Aleppo, in sostituzione di mons. Giuseppe Nazzaro, che ha presentato le dimissioni per raggiunti limiti di età. “Più armi ci sono in giro, più morti vedremo. Ci sono Paesi che si arricchiscono con il commercio di armi, ma non si può costruire la propria fortuna a scapito della vita degli altri. Qui è in gioco la vita di decine di migliaia di persone”. “La popolazione di Aleppo, la città - dichiara all'agenzia Sir - è allo stremo, così come tutta la Siria. È difficile muoversi, spostarsi, comunicare, reperire cibo. Quasi impossibile arrivare ai cimiteri per seppellire i morti. La gente cerca di industriarsi come può per andare avanti, chi può parte per altre destinazioni. Una situazione che mina la speranza di molti, anche tra i nostri cristiani, che tuttavia non si arrendono e cercano di ricostruire relazioni e ponti di amicizia”. Per il nuovo amministratore apostolico, infatti, “una delle priorità per la Siria è la ricostruzione morale, la riconciliazione tra il popolo. Ricostruire coi mattoni è più semplice” afferma al Sir il francescano. “La popolazione, sia di fede islamica che cristiana, è messa a dura prova dalla violenza di tante bande fondamentaliste. Una sofferenza comune che - conclude il neo amministratore apostolico - potrebbe unire anziché dividere. Preghiamo perché la speranza di pace non ci abbandoni mai”. (R.P.)

    Dal sito di radiovaticananews

  • L'esercito siriano ha ottenuto un'importantissima vittoria oggi a ridosso del confine Giordano.

    La sconfitta totale dei mercenari del golfo è sempre più vicina!

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