Lo Stato non vuole più passare indistintamente alla cassa quando siti contaminati devono essere bonificati. Il Consiglio Nazionale ha accettato un progetto che permette alle autorità di chiedere una garanzia finanziaria ai responsabili.
Con 131 voti contro 52, il Nazionale ha accettato il progetto del Consiglio degli Stati che permette alle autorità locali di pretendere una garanzia finanziaria alle aziende che inquinano.
Il plenum ha rifiutato con 127 voti contro 54 il tentativo UDC di fermare la revisione del progetto; il partito argomentava che questo progetto causerebbe danni inutili alle aziende.
In Svizzera, i costi di tutti i lavori legati ai circa 4’000 siti contaminati che rischiano di presentare rischi per l’uomo e l’ambiente sono stimati a oltre 5 miliardi di franchi.
Per evitare che Confederazione e cantoni siano gli unici a dover sempre pagare, la revisione della legge sulla protezione dell’ambiente permette di addebitare con sufficiente anticipo i costi di bonifica ai responsabili.
Oltre a questa garanzia finanziaria, il progetto prevede che la cessione o la divisione di un immobile situato su un sito contaminato siano sottoposti all’autorizzazione del cantone chiamato in causa.
“Questi due strumenti permetteranno di combattere il problema dei siti contaminati e di impedire che le aziende vengano meno alle loro responsabilità – ha dichiarato la Consigliera federale Doris Leuthard.